Teano / Vairano Patenora – Il municipio di Vairano Patenora ha programmato 3 giorni di festa, mentre quello di Teano appena 1. Possiamo affermare che Supino batte Scoglio 3 a 1 nella corsa a festeggiare la sconfitta del Sud.
Il prossimo 26 ottobre ricorre il giorno più buio per il nostro SUD, per il Meridione d’Italia. E’ la data che sancì la sconfitta dei Borboni – uno dei regni più illuminati d’Europa – e l’annessione del Regno delle due Sicilie al disastrato Regno dei Savoia. Il Piemonte era sull’orlo del collasso economico finanziario tanto che l’oro custodito nelle casse del banco di Napoli era 60 (sessanta) volte superiore a quello dell’invasore.
Fu l’inizio per milioni di meridionali dell’emigrazione, fu l’inizio dello smembramento del tessuto industriale e produttivo del Sud che, allora, era fra i primi in Europa. Fu l’inizio della persecuzione e delle stragi, delle chiese incendiate, delle fucilazioni sommarie.
Fu anche l’inizio di una vergognosa campagna di menzogne a danno del Sud appena conquistato facendolo passare per povero, oppresso e arretrato. Il Sud era tutt’altro. Ma la storia scritta dai vincitori è riuscita a lavare il cervello a decine e decine di generazioni fino a passare per quasi verità. Per fortuna, oggi, tanti studiosi stanno tirando fuori la verità che dice ben altro.
In tutto questo c’è chi crede di potersi vantare rivendicando la paternità dello storico incontro. Bisognerebbe riflettere sul fatto che questa ricorrenza non è stata mai presa in considerazione dalle istituzioni, dai governi, dal capo dello stato. In altre nazioni i luoghi simboli dell’unità diventano sacri. Perché in Italia non accade?
Perché non fu unità, fu conquista: ci fu un vincitore e un vinto (il Sud); ci fu un colonizzatore e un colonizzato (il Sud). Altro che festa, servirebbero drappi a lutto per ricordare i perseguitati, gli incarcerati, le ingiustizie subite.
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