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Aversa – Giovanissima donna amputata per una diagnosi sbagliata: condannata l’ASL

Aversa / Napoli – L’ASL di Caserta è stata condannata al risarcimento danni nei confronti di una donna 21enne napoletana, Maria I., per averla amputata per via di una diagnosi sbagliata. Alla dona sono state amputate due dita, precisamente il mignolo della mano sinistra e il medio della mano destra, e per questo le è stato prelevato parecchio tessuto dalle gambe. I fatti risalgono al febbraio del 2018: Maria giunge all’ospedale Moscati di Aversa con febbre altissima, dolori e mancamenti. Aveva lividi sui gomiti e sulle braccia, ciò nonostante gli infermieri le dicevano di non strillare e di aspettare. Le viene diagnosticata una vasculite ma, dopo ulteriori analisi, i medici si rendono conto che è in corso una grave infezione. La 21enne viene così trasferita al Cardarelli di Napoli dove le viene diagnosticata la meningite. Viene poi nuovamente trasferita al Cotugno, dove trascorre 8 giorni in terapia intensiva. A conclusione dell’iter giudiziario, Maria è riuscita a ottenere 80mila euro di risarcimento per i danni subiti.

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