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Sessa Aurunca – Funerali di Giuseppe, assente il padre. Città in lutto (le foto)

Sessa Aurunca (di Francesco Vettone) –  L’assenza del padre ha ulteriormente amplificato l’atmosfera di tristezza che già pesava su una giornata segnata da una tragedia difficile da accettare. La comunità si è stretta attorno alla famiglia Bosso, che vive uno dei momenti più difficili che si possano immaginare, con la consapevolezza che il vuoto lasciato da Giuseppe sarà impossibile da colmare. Una folla immensa ha invaso ieri la piccola frazione di Piedimonte di Sessa Aurunca per l’ultimo saluto a Giuseppe Bosso, il giovane di appena 18 anni la cui tragica scomparsa ha lasciato un’intera comunità sconvolta. Persone provenienti non solo dal comune, ma anche dalle aree circostanti, si sono radunate per partecipare al rito funebre nella chiesa di Sant’Erasmo, dove si è svolta una cerimonia sobria e piena di dolore. Per volere della famiglia, non sono stati presenti né palloncini, né lettere di amici e compagni di scuola, in segno di rispetto e raccoglimento. La scelta, dettata dalla volontà di mantenere un’atmosfera intima e di preghiera, ha contribuito a rendere l’addio ancora più toccante e silenzioso. Il rito è stato officiato da don Carlo Fiorenza, che ha guidato la comunità nel difficile compito di salutare un giovane la cui vita si è spezzata prematuramente. La chiesa di Sant’Erasmo era gremita fino all’ultimo posto, con centinaia di persone costrette a restare all’esterno, unite nella sofferenza. Tuttavia, tra i presenti si è notata l’assenza di una figura importante: il padre di Giuseppe, il dottore Roberto Bosso. Le voci tra i partecipanti si sono presto diffuse, e mentre alcuni hanno spiegato la sua assenza come una decisione presa per il troppo dolore, altri hanno parlato di un malore che lo avrebbe colto. Altri ancora sostengono che il dottor Bosso non sia riuscito ad accettare la decisione del figlio di interrompere la sua vita. Un figlio al quale non aveva mai fatto mancare nulla. “Giuseppe era un ragazzo che aveva tutto, non gli mancava niente”, hanno detto alcuni amici della famiglia, increduli di fronte alla tragedia. La sua morte ha scosso non solo i genitori, ma anche l’intera comunità che lo aveva visto crescere, sempre con il sorriso, sempre circondato dall’affetto di chi gli voleva bene. Il silenzio che ha avvolto la cerimonia è stato spezzato solo dalle preghiere e dalle parole di don Carlo, che ha cercato di offrire un messaggio di speranza nonostante l’immenso dolore che aleggiava su tutti i presenti.

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