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Roccamonfina / Mondragone – In cella con un telefonino, la sentenza del giudice

Roccamonfina / Mondragone –  I fatti prendono avvio qualche tempo fa quando gli agenti della polizia penitenziaria durante una perquisizione in cella scoprirono, occultato nel bagno della cella, la presenza di un telefono cellulare. L’apparecchio telefonico venne posto sotto sequestro mentre il detenuto – un uomo di Roccamonfina da tempo trapiantato a Mondragone – è finito sotto processo accusato di aver violato l’articolo 391 ter del codice penale (accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti).  Il giudice monocratico presso il tribunale di santa Maria ha assolto Valentino Fiorillo, difeso dall’avvocato Luca Monaco, perché il dispositivo rinvenuto privo di scheda non era idoneo a comunicare con l’esterno ed inoltre essendo il bagno in uso agli altri detenuti della cella non si è potuto stabilire con certezza che fosse in uso al Fiorillo. L’uomo si trova in carcere perchè coinvolto, alcuni annio fa, in una importante operazione antidroga.

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