Napoli (di TommasinaCasale)- Napoli si ritrova ancora una volta al centro del dibattito culturale con l’inaugurazione dell’opera di Gaetano Pesce, destinata a rappresentare Pulcinella in chiave contemporanea. Ma a giudicare dai commenti dei cittadini, più che una rivisitazione dell’iconico personaggio partenopeo, l’opera sembra essere un enigma visivo: del celebre Pulcinella, infatti, non si vede traccia. A presenziare all’inaugurazione è stato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, noto per le sue critiche decise e schiette. Eppure, sorprendentemente, durante l’evento De Luca non ha proferito parola sull’opera, nonostante il clamore che sta sollevando in città e non solo. Un silenzio che ha fatto alzare più di qualche dubbi, soprattutto considerando che oltre 150mila dei 200mila euro spesi per l’installazione sono stati gentilmente concessi dalla Regione Campania attraverso i fondi Poc 2014-20, Piano strategico per la Cultura e i Beni Culturali 2022-23. Il progetto, in cui rientra anche il “Pulcinella” di Pesce, fa parte del più ampio programma “Napoli Contemporanea”, voluto dal Comune di Napoli e finanziato in gran parte dalla Regione Campania. Con un budget complessivo di 2 milioni di euro, destinati a promuovere l’arte contemporanea, questo piano ha già visto la realizzazione di altre opere discusse, come la Venere. I cittadini che si aspettavano di vedere una rivisitazione in chiave contemporanea della maschera napoletana si sono trovati di fronte a qualcosa che evoca tutt’altro. E mentre molti faticano a cogliere la connessione con Pulcinella, si fa largo un altro interrogativo: come mai De Luca, sempre pronto a criticare piatti di baccalà mal disposti o la cucina molecolare, ha lasciato scivolare sotto silenzio un’opera così controversa?Forse, il silenzio del governatore è strategico. Commentare negativamente l’opera, infatti, significherebbe mettere in discussione l’investimento regionale, che ha contribuito in modo sostanziale alla sua realizzazione. Una situazione curiosa per un De Luca che, in passato, non ha esitato a definire “schifezze” varie forme di espressione moderna, ma che ora, di fronte a un’opera che ricorda molto altro rispetto a Pulcinella (diciamo che alcuni dettagli anatomici appaiono più evidenti di altri), sembra aver perso la parola. Mentre il “Pulcinella” di Pesce divide critici e cittadini, rimane la domanda: il silenzio di De Luca è dovuto alla sua nota eloquenza selettiva o è forse legato ai 150mila euro stanziati dalla Regione? Del resto, il governatore sta vivendo un momento politicamente delicato. Con il Partito Democratico che gli sta negando la possibilità di candidarsi per un terzo mandato e con minacce di espulsione per chi dovesse sostenere una modifica alla legge elettorale, forse De Luca ha altre preoccupazioni. Più che l’estetica dell’opera, è possibile che sia concentrato su battaglie politiche interne e sui colpi che deve schivare all’interno del suo stesso partito.
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