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NAPOLI – Una microspia nella stanza di Caldoro, forse un’indagine della Procura. Ma potrebbe trattarsi di “cosa vecchia”

NAPOLI – Una microspia nella stanza del presidente Stefano Caldoro. Questa la notizia-bomba, a quanto apprende Retenews24, che sta mettendo in ansia la politica campana nelle ultime ore. Una cimice di ultima generazione sarebbe stata rinvenuta sotto alla scrivania posta nella stanza al primo piano del Consiglio regionale, da sempre destinata alle riunioni del governatore (a meno che non venga utilizzata da qualche suo collaboratore). Tale stanza era attribuita al presidente della giunta anche ai tempi del suo predecessore Bassolino che però la utilizzava poco lasciandola il più delle volte al suo fidato vice Valiante che lì incontrava assessori e capigruppo. I funzionari del Consiglio regionale avrebbero avvertito gli omologhi della Giunta e lo stesso Caldoro avrebbe provveduto a presentare denuncia contro anonimi in Procura. Chi l’avrebbe messa? A che titolo? Per intercettare quale tipo di conversazione o rivelazione? Tutto lascia pensare che la microspia possa essere stata piazzata nell’ambito dell’indagine che vede coinvolti quasi tutti i consiglieri regionali per l’utilizzo non corretto dei fondi istituzionali e comunicazione. Ma non vi è alcuna certezza. Anzi sono tanti i dubbi che in questo momento attanagliano i palazzi della politica regionale. Chi ci spia? Di questo passo, non ci si potrà fidare di nessuno.

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