Teano / Mondragone – A Teano, negli ambienti politici così come fra la gente, sono noti i rapporti di amicizia fra il potente imprenditore Marco Melese e il potente consigliere regionale Giovanni Zannini. Nei documenti dell’inchiesta che ha travolto il politico di Mondragone insieme al suo amico Alfredo Campoli – nella vita imprenditore – emerge proprio il nome di Melese che avrebbe più+ volte incontrato Zannini. Emergono anche i nomi di Massimiliano Stefano e di Domenico Laurenza, due consiglieri di maggioranza – guidata dal sindaco Gianni Scoglio – che avrebbero incontrato Zannini e parlato anche di gare di appalto e affidamenti in favore dell’imprenditore Campoli. I tre, Melese, Stefano e Laurenza – è bene chiarirlo – non sono indagati, almeno per il momento. Sono semplicemente nominati all’interno dell’inchiesta. Quello che appare chiaro è che anche l’amministrazione comunale teanese era entrata nel “sistema” messo in piedi dal consigliere Regionale Giovanni Zannini per affrontare e risolvere qualsiasi cosa.
Marco Melese è senza dubbio il motore di una grande fetta della politica sidicina, è colui, ad esempio che ha fortemente voluto e organizzato la lista che ha dato vita all’attuale maggioranza che governa la città. Melese è colui che domina alcune associazioni come i Lions, è un grosso imprenditore della zona, domina la Croce Rossa locale. Insomma, a Teano, è una vera potenza. E quindi non poteva lasciare indifferente il “pescatore di Mondragone” che sembra aver gettato già la sua rete in terra sidicina, per assicurarsi al suo fianco un pezzo pregiato della locale vita politica.
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