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Sessa Aurunca/Cellole – Le dure accuse dell’ex parroco di Cellole contro Monsignor Piazza trovano eco tra i colleghi. Solidarietà e denuncia in merito alla cittadinanza onoraria

Sessa Aurunca/Cellole – Un’ondata di solidarietà e accuse durissime si è scatenata dopo la lettera aperta di Don Lorenzo Albano, oggi parroco di Baia Felice, in cui denuncia comportamenti repressivi e dispotici subiti dall’ex vescovo di Sessa Aurunca, Monsignor Orazio Francesco Piazza, attualmente vescovo di Viterbo. A sostenere Don Lorenzo sono intervenuti due suoi colleghi, Don Carlo Zampi e Don Carlo Fiorenza, che hanno confermato le accuse. Don Carlo Fiorenza, in una lunga lettera di solidarietà, rincara la dose, descrivendo Piazza come un “abile manipolatore della verità”, capace di creare un clima di oppressione e di sofferenza tra i suoi sacerdoti, definendolo un uomo concentrato su sé stesso, più interessato alla ribalta che alla cura pastorale. Ecco alcuni passaggi della lettera di Don Carlo Fiorenza: “Solidarietà e plauso al carissimo Don Lorenzo Albano, per il coraggio e la franchezza. A queste verità che purtroppo già conoscevo abbondantemente, ho risposto con assoluta determinatezza a difesa della mia dignità di uomo e di prete. Ho avuto una vita molto travagliata ed intensa… nulla è paragonabile all’inferno determinato da angherie, soprusi, delegittimazioni e cattiverie subite dal già vescovo di Sessa, Piazza. Questo vescovo mi ha spinto ad abbandonare quasi l’idea del sacerdozio, un uomo felice solo quando al centro dell’attenzione con un microfono in mano. Avevo sperato che, con la fine del suo mandato, la sua “nociva presenza” cessasse di avere effetti negativi, ma è riuscito persino a ricevere la cittadinanza onoraria, come se la sua figura meritasse tale riconoscimento esemplare.Le parole dei tre sacerdoti rivelano un quadro complesso e doloroso del passato episcopato di Monsignor Piazza nella diocesi di Sessa Aurunca, in cui molti membri del clero avrebbero sofferto sotto la sua gestione autoritaria.

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