Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – La politica locale è come una soap opera senza fine, fatta di alleanze, litigi e immancabili ritorni di fiamma. E tra gli attori di questo dramma, c’è un protagonista che non smette di sorprendere: Silvio Sasso, ex sindaco di Sessa Aurunca, ora alle prese con un altro capitolo del suo travagliato percorso. Pare che, dopo essere stato in compagnia degli Schiavone, Sasso abbia deciso di tentare il ritorno da un vecchio amico (o forse no?): Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale. Per Sasso, che immaginava un futuro da protagonista nel firmamento politico, la realtà è stata decisamente meno brillante. Dopo aver scoperto di essere una semplice comparsa nel grande show del Partito democratico locale e oltre il locale, il nostro ex sindaco si è reso conto che, ahimè, “non c’era trippa per gatti”. Quando ha capito di non essere destinato al ruolo principale ma, al “Massimo”, a passare le taniche d’acqua dietro le quinte, ha avuto un’illuminazione: “perché non tornare nelle braccia (forse) accoglienti di Oliviero?”. E così, con la fiducia di chi non ha altro da perdere, Sasso ha deciso di giocarsi il jolly. Per portare avanti la delicata trattativa, pare si sia avvalso del presidente del parco di Roccamonfina, il buon Adolfo De Petra. Un intermediario di lusso, insomma, per provare a riparare un rapporto un po’ più che logoro. Ma c’è un piccolo problema: Oliviero non sembra proprio entusiasta all’idea di riprendersi l’ex primo cittadino. Pare che Sasso non goda esattamente del titolo di “mister simpatia” nella politica locale, e la sua fama non è migliore tra i grandi nomi della provincia e della regione. Anche Schiavone, a quanto sembra, non è proprio disperato all’idea di vedere Sasso prendere altre strade. Anzi, secondo le malelingue, il suo abbandono sarebbe accolto con un certo sollievo. Alcuni sostengono che Schiavone abbia perfino fatto tremare i corridoi del Partito Democratico con un sospiro di sollievo tale da far cadere le foglie dalle piante ornamentali. E mentre Sasso tenta di riconquistare il suo posto al tavolo dei grandi, la realtà è piuttosto chiara: Schiavone è l’unico che ha già un posto sicuro nella lista delle prossime regionali. E Sasso? Beh, il suo destino è ancora incerto, ma le sue possibilità di tornare in auge sembrano sempre più flebili. D’altronde, non tutti sono destinati a stare sotto i riflettori. Sasso, forse, dovrebbe considerarsi già fortunato per essere riuscito a occupare la massima poltrona comunale. Non è un’impresa da poco, specialmente in un contesto politico come quello di Sessa Aurunca. Ma oggi, invece di sognare incarichi più prestigiosi, farebbe meglio a ringraziare Iddio se lo eleggono presidente del “club del tressette”.
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