Piedimonte Matese – I fatti si sono svolti a Cassino dove un uomo di Piedimonte Matese, all’epoca dei fatti, gestiva uno studio finanziario e commerciale. Riuscì a convincere diversi commercianti – operanti a Cassino e in altri paesi del Lazio – nella possibilità di ottenere importanti finanziamenti. Riuscì a convincere anche commercianti protestati nella possibilità del finanziamento. Per ogni cliente Salvatore Carpentino, di Piedimonte Matese, incassava circa 700 euro per la preparazione della pratica e per inoltrare la documentazione. Ma i finanziamenti per le vittime rimasero un mera promessa, un miraggio. Scattarono le denunce e la Procura affidò le indagini alle Fiamme Gialle di Cassino che in poco tempo ricostruirono l’accaduto formulando le accuse contro Carpentino. Pochi giorni fa si è concluso il processo di primo grado a carico dell’uomo – attualmente detenuto per altre ragioni – con un colpo di scena. Infatti, l’avvocato Michele Mozzi, difensore dell’imputato è riuscito a far cadere le accuse contro Carpentino.
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