Dragoni – Non esiste prova certa che i pallini finiti nel torace della vittima provenissero dall’arma utilizzata dall’indagato. Per questa ragione il pubblico Ministero ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di Valerio Di Tommaso. Richiesta di archiviazione alla quale i legali della vittima potrebbero opporsi. In tal caso servirà una udienza camerale davanti ad un giudice per le indagini preliminari il quale dovrà decidere quale tesi accettare, se archiviare oppure proseguire.
Valerio Di Tommaso, attuale consigliere comunale di minoranza, è stato accusato di aver ferito con un colpo di fucile un uomo di Dragoni, Pasquale Biasucci. I due hanno anche un legame di parentela. Le indagini sono state curate dai carabinieri del reparto operativo e radiomobile della compagnia di Piedimonte Matese. Tutto accadde a settembre dell’anno scorso nelle campagne intorno al piccolo centro ai piedi del Montemaggiore, nell’alto casertano quando la vittima, Biasucci, stava eseguendo alcuni lavori su un terreno di sua proprietà. Improvvisamente lo sparo e poi la corsa in ospedale. Di Tommaso, è stato accusato di gravi lesioni personali colpose e violazione delle norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio e pertanto i carabinieri hanno provveduto al sequestro, dei sui fucili, pistole e delle numerose cartucce vario calibro, tutte regolarmente detenute.
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