Sessa Aurunca / Caserta – Immaginatevi una scena alla “il tifoso, l’arbitro e il calciatore”, quel capolavoro degli anni ’80 in cui Pippo Franco si trova a fare il giocoliere tra le due grandi passioni calcistiche della sua vita, la Roma, amatissima dalla sua famiglia, e la Lazio, adorata dalla famiglia della fidanzata. Ora sostituite Pippo Franco con Lorenzo Di Iorio, sindaco di Sessa Aurunca, e il tifo calcistico con le correnti politiche, e il gioco è fatto. In questa commedia politica tutta sessana , il nostro Di Iorio si barcamena tra la sua storica simpatia per il centrodestra e il vincolo politico che lo lega a Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale e esponente del Partito Democratico. Un po’ come Pippo che, pur sognando di cantare “forza Roma”, si ritrova a dover indossare la sciarpa biancoceleste per accontentare l’amore. La commedia si sviluppa durante le discussioni per la preparazione delle liste per il rinnovo dell’ente idrico campano. L’onorevole Gimmy Cangiano, esponente di Fratelli d’Italia, giura e spergiura all’omologo della Lega, Giampiero Zinzi, di avere in tasca la firma del sindaco Di Iorio. “Tranquillo,” dice Cangiano, “Di Iorio è dei nostri!” Probabilmente lo avrà sentito con le sue orecchie, visto che il sindaco ha sempre avuto un debole per il centrodestra, un amore clandestino che però deve tenere a freno, causa legami troppo stretti con Oliviero. Un po’ come quando Pippo, pur di non farsi scoprire dalla famiglia, si cambiava la maglia a seconda della partita del giorno. E forse Di Iorio, nel profondo del suo cuore destroide, aveva già immaginato che il caro Oliviero, questa volta, non ce l’avrebbe fatta a mettere su una lista. E così, in un momento di quiete politica, potrebbe essersi lasciato andare, sognando di liberarsi finalmente dai vincoli della sinistra e di poter strizzare l’occhio agli amici della destra, con cui sta coltivando rapporti “sotto banco” da un po’. Ma ecco il colpo di scena come Pippo Franco che, quando pensava di aver trovato la quadra, si ritrovava a dover indossare la maglia celeste per compiacere la famiglia della fidanzata, così Di Iorio non poteva certo prevedere che Oliviero, in un atto di disperazione politica, si rivolgesse al rivale territoriale Giovanni Zannini per chiedere ospitalità nella lista per la sua fedelissima Lia Caterino, consigliera comunale a Casal di Principe. E così, come Pippo si è arrese alla Lazio per amore, anche Di Iorio si è dovuto piegare alla richiesta di Oliviero, firmando la candidatura della Caterino. Ma attenzione, anche in questa partita politica, come nelle migliori commedie all’italiana, la questione non è chi indossa la maglia, ma chi, alla fine, tirerà il calcio decisivo.
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