VAIRANO PATENORA / BARI – DANILO CORTELLESSA E’ IL NUOVO GIUDICE DEL TAR PUGLIA

Vairano Patenora / Bari – Danilo Cortellessa, 38 anni, di Vairano Patenora si è insediato, da ieri, nelle funzioni di Giudice del Tribunale Amministrativo Regionale della Puglia con sede in Bari, dopo avere reso il proprio giuramento dinanzi al Presidente Angelo Scafuri; il prestigioso traguardo è stato raggiunto dal giovane vairanese, dopo il superamento di un difficile concorso nazionale a cui possono accedere i Magistrati ordinari, i Funzionari della Pubblica Amministrazione con almeno 5 anni di servizio effettivo e gli Avvocati con almeno 8 anni di iscrizione all’albo. Danilo Cortellessa, dopo la maturità scientifica conseguita presso il Liceo di Vairano Scalo, intraprende gli studi giuridici seguendo la tradizione di famiglia (il papà Pasquale è un avvocato di lungo corso e Senatore dell’Ordine degli Avvocati di S.M.C.V.; il fratello Vincenzo è un noto avvocato penalista, attualmente anche Consigliere del Direttivo della Camera Penale di S. Maria Capua Vetere); conseguita la laurea magistrale in giurisprudenza, con 110 e lode, presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, diventa funzionario della Polizia di Stato, raggiungendo la qualifica di Vice Questore Aggiunto e svolgendo la sua attività professionale dapprima in uffici territoriali a Milano, sia in Questura che nella Polizia Stradale, poi a Roma negli uffici centrali presso il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’interno. Nominato con decreto del Presidente della Repubblica dell’8 luglio 2024 magistrato di Tribunale amministrativo regionale, il 2 settembre 2024 ha giurato e assunto le funzioni presso il TAR Puglia di Bari e dal 18 settembre 2024 ha preso parte al Collegio giudicante della Prima Sezione cui è stato assegnato. Il Tribunale Amministrativo Regionale (in sigla TAR) è un organo di giustizia amministrativa presente in ogni regione; i TAR valutano, principalmente, la legittimità degli atti amministrativi e più in generale dell’azione amministrativa tutelando anche i diritti dei cittadini dal potere pubblico; i provvedimenti sono impugnabili dinanzi al Consiglio di Stato.