Hanno finalmente un nome e cognome le quattro vittime dell’angelo della morte di Latina. Mario Eutizia, il badante napoletano di 44 anni che lo scorso agosto ha confessato di aver ucciso quattro anziani “perché soffrivano troppo” come confessato da lui stesso agli inquirenti. Sono stati accertati i nomi, a Latina, di altre due delle vittime di Mario Eutizia, il quarantottenne residente a Napoli e detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, accusato di aver ucciso complessivamente, durante la sua attività di badante, quattro anziani, deceduti tra il 2017 e il 2024 nelle province di Latina, Napoli e Salerno. L’uomo avrebbe somministrato loro farmaci diversi da quelli alle relative prescrizioni in misura eccedente al dosaggio massimo previsto e pertanto letale, per porre fine alle sofferenze delle persone anziane da lui assistite. L’uomo aveva confessato i delitti. Per questo ieri, dopo le sue dichiarazioni e a seguito di ulteriori sviluppi delle indagini, i militari hanno proceduto con l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere anche per le due vittime di Latina. Si aggrava la posizione di Mario Eutizia che dal 2017 in poi avrebbe favorito la morte di quattro anziani, due dei quali vivevano a Latina, somministrando loro farmaci diversi da quelli previsti nel loro piano terapeutico. Il 48enne, residente a Napoli, è stato infatti raggiunto da un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, dove si trova da quando ha confessato il suo ruolo nel decesso degli anziani, presso i quali lavorava come badante.
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