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Sessa Aurunca – Sessa Aurunca la nuova capitale della cultura? Se lo diceva Sangiuliano…

Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – C’era una volta un giorno di sole a Sessa Aurunca, quando il nostro ormai ex ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, decise di fare una visitina nel pittoresco comune campano. Sì, proprio lui, quello che aveva le chiavi dell’arte e della storia del bel paese, decise di portare il suo carico di cultura, speranza e, ovviamente, una manciata di frasi fatte, direttamente nelle mani del primo cittadino Lorenzo Di Iorio. Questo, manco a dirlo, si mise subito in posa con la soddisfazione di chi credeva di aver finalmente trovato la famosa “chiave di volta” per il rilancio culturale del territorio. Immaginate la scena: Di Iorio, con l’aria fiera e convinta, pronto a scrivere un nuovo capitolo della gloriosa storia di Sessa Aurunca. Non è cosa da poco quando un ministro della cultura arriva in città, no? Per Di Iorio, in quel momento, la presenza di Sangiuliano a Sessa aveva il valore di una moneta d’oro. Perché si sa, oggi, lo sviluppo culturale passa prima di tutto dai “book fotografici”. E perché no, se il comune ci spende bei soldoni per la comunicazione, meglio sfruttare l’occasione per farsi fotografare in tutte le angolazioni possibili. Mentre Sangiuliano passeggiava lungo le vie di Sessa, Di Iorio si immaginava già a capo di un impero culturale, con musei a cielo aperto, festival internazionali, e magari qualche fontana danzante al ritmo di Pavarotti. Peccato che non tutti abbiano visto di buon occhio questa storica venuta. Dalle torri del Palazzo della Regione, il presidente del consiglio regionale, Gennaro Oliviero, non era proprio entusiasta. Come biasimarlo? Lui, rappresentante di una politica di sinistra, si è ritrovato a vedere un esponente del governo di destra  pascolare indisturbato nel suo stesso territorio, accaparrandosi applausi e forse qualche like in più su Facebook.  Ma i sogni di gloria culturale hanno una durata limitata. E, come una sceneggiatura di un film troppo bello per essere vero, ecco che arrivano i titoli di coda: Sangiuliano, inaspettatamente, rassegna le dimissioni. Motivi interni? Pressioni politiche? Fatto sta che, insieme alla sua dipartita ministeriale, sembra svanire anche il grande sogno culturale di Sessa Aurunca.  Ora che l’autunno sta arrivando e presto il vento freddo soffierà  tra i vicoli della città, tutto tornerà  alla normalità. Di Iorio tipone  la sua chiave di volta nel cassetto, mentre Sessa Aurunca rimarrà  lì, come sempre, bella e sospesa tra passato e presente, in attesa del prossimo ministro della cultura. Nel frattempo, i book fotografici continuano, perché la cultura può anche fermarsi, ma la comunicazione, quella mai.

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