NAPOLI – Un computer rotto “impedisce” le analisi su ortaggi e frutta che mangiamo, i “miracoli” e la demagogia di Caldoro

NAPOLI –   La Campania è l’unica regione italiana a non aver comunicato i risultati delle analisi sui residui dei prodotti fitosanitari presenti negli alimenti. Lo dichiara il ministero della Salute, che addebita la mancanza a “difficoltà tecniche legate ai sistemi operativi informatici”. Insomma, un computer un po’ bizzoso avrebbe reso impossibile conoscere i risultati sui 181 campioni di frutta e sui 258 campioni di ortaggi che il Ministero aveva chiesto all’assessorato regionale alla Sanità, all’Arpac, e all’Istituto zooprofilattico. Eppure, sempre ieri, il governatore della regione Campania, Stefano Caldoro, offriva la sua solidarietà ai cittadini in marcia ad Aversa: “Il mio impegno – scriveva Caldoro – è quello, insieme ad altre istituzioni, di trovare soluzioni possibili utili e condivise. Lo dobbiamo ai cittadini che chiedono dopo decenni di ritardi risposte concrete per tutelare ambiente e salute”. Basterebbe aver chiesto a gran voce di aggiustare quel computer difettoso, aver preteso che fossero comunicati quei risultati con chiarezza, aver chiesto al suo assessore all’Ambiente di fare semplicemente il suo dovere. Proprio lei, che rappresenta l’organo istituzionale che ha la maggior parte delle competenze in materia di terra dei fuochi – insieme alla Provincia – e che non ha saputo riparare alle mancanze di un computer e di un assessorato, chiede ai vescovi di stare attenti a cavalcare le proteste e di offrire maggiore collaborazione alle istituzioni per risolvere i problemi?  Sarebbe ora che la Procura intervenisse a fare chiarezza, a capire perché quel computer non ha inviato i dati richiesti dal Ministero. Perché l’Arpac non ha fornito i dettagli dei fitofarmaci presenti negli ortaggi, che dettagli proprio non sono. Perché tutti quelli che avrebbero dovuto fare qualcosa, in Regione, non hanno fatto nulla. Anzi, lavorano gomito a gomito con un commissariato per le bonifiche. I soliti miracoli delle pubbliche amministrazioni e dei politici.