Ultim'ora

Comitato Acqua Libera, Rampelli: “Il mio ricorso è stato respinto. Ma questa è un’ottima notizia”

“Il primo ricorso è stato respinto. Ottima notizia, avanti tutta. Come previsto il Tribunale Federale ha «prontamente» respinto il mio ricorso. Non potevo aspettarmi altro da un organo che è nominato dallo stesso Presidente Federale e delibera in maniera unilaterale. Ma questa è un’ottima notizia perché dimostra quanto sia distorto il sistema che ho dichiarato di voler riformare. Nella giustizia sportiva funziona come se un indagato di un processo civile o penale potesse scegliersi il giudice. Vi sembra normale? Ricorrerò in appello e siamo consci di una nuova bocciatura che darà ancora più forza al Comitato Acqua Libera, che sostiene la necessità di rendere trasparente la gestione del movimento natatorio italiano” questo è quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia sulla bocciatura del ricorso da parte del Tribunale federale della candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Nuoto in occasione dell’assemblea elettiva del 7 settembre a Roma per la quale risulta candidato unico il presidente in carica Paolo Barelli. “Arriverò – prosegue Rampelli – fino al Collegio di Garanzia del Coni, del quale ho estrema fiducia in quanto organo indipendente ed estraneo alla Federnuoto. La gestione personalistica della Fin da 24 anni e oltre, ha creato un clima tossico dove una candidatura alternativa a quella di un “presidente perpetuo” viene estromessa, come fosse «lesa maestà», piuttosto che normale dialettica democratica. Oltretutto a parti invertite sarei personalmente intervenuto concedendo un atto di «clemenza» anche in analogia con il principio del “soccorso istruttorio”. Evidentemente il movimento trasversale che si sta generando intorno alla mia candidatura è temuto e l’ordine è quello di impedire la conta a ogni costo. Ottima notizia, non si molla, avanti tutta”.

Guarda anche

Pignataro Maggiore – Giornalista minacciato dai fratelli Lubrano: “Da sei anni sono ancora in attesa dell’Appello. Bisogna assicurare la certezza delle pene a carico di chi rende il nostro cammino professionale rischioso e pericoloso”

Pignataro Maggiore – Da sei anni siamo in attesa dell’Appello, dopo la condanna del luglio …