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San Marco Evangelista / Maddaloni – Colto da malore in mare, inutili i soccorsi

San Marco Evangelista / Maddaloni – Lo scorso sabato 29 luglio, sulla spiaggia di Sant’Agostino a Gaeta, un uomo ha trovato la morte annegando. Si tratta di Salvatore Campolattano, pensionato di 67 anni, originario di Maddaloni ma residente a San Marco Evangelista, che era solito frequentare la zona durante il periodo estivo. L’uomo era arrivato in un noto camping della zona dove aveva lasciato i suoi effetti personali, e poi era sceso nella spiaggia antistante (tale struttura è dotata di autorizzazione al noleggio di attrezzature balneari) e era sceso sull’arenile. Proprio nell’ora più calda, alcuni minuti dopo mezzogiorno, ha deciso di immergersi in acqua, probabilmente per rinfrescarsi. Ad un certo punto i bagnini di salvataggio si sono accorti che qualcosa non andava e si sono tuffati in mare per raggiungere il villeggiante, quando sono riusciti a raggiungerlo e portarlo a riva la situazione è apparsa subito grave, tanto da ricorrere all’intervento dell’ambulanza. Il personale sanitario ha tentato a lungo, con le tecniche e le apparecchiature in dotazione di rianimare lo sfortunato turista, senza tuttavia riuscirci. Secondo il referto del 118 l’uomo sarebbe deceduto per annegamento, ed il magistrato di turno del tribunale di Cassino ha escluso ogni altra circostanza, tenendo presente le informazioni e altri elementi che gli inquirenti hanno raccolto sul posto, testimonianze comprese. La dinamica dei fatti è stata ricostruita congiuntamente dalla capitaneria di porto di Gaeta e dai poliziotti del commissariato. Gli agenti del vice questore Celestino Frezza e del comandante del compartimento marittimo Mauro Biagio Sciarra hanno lavorato sotto il sole cocente per tre ore, per capire esattamente il contesto in cui è avvenuto il decesso. Era presente anche la polizia scientifica Tra l’altro, una volta portato l’uomo fuori dall’acqua, i bagnini lo hanno trasportato sull’arenile del concessionario vicino e lo hanno posto al riparo dal sole con gli ombrelloni, prestandogli le prime cure. La speranza era che con le manovre dei rianimatori potesse salvarsi, invece non ce l’ha fatta. Dopo i rilievi la salma è stata ricomposta dal personale dell’agenzia funebre e messa a disposizione dei familiari alla camera mortuaria del cimitero di Gaeta, dopo che il magistrato di turno del tribunale di Cassino ne ha disposto il rilascio.

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