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CELLOLE – Ordine pubblico: Di Leone manda il Prefetto “a comprare il sale”

CELLOLE – Sicuramente è un pessimo esempio quello fornito da  un sindaco che non mantiene gli impegni presi, che straccia i patti sottoscritti. Può essere ritenuto affidabile un sindaco che non mantiene fede a quanto stabilito e sottoscritto con il Prefetto di Caserta? Probabilmente no.
In un paese normale, dove le istituzioni vengono rispettate, sarebbe già arrivato un commissario ad acta per imporre il rispetto degli accordi. A Caserta, invece, accade che un sindaco – Guido Di Leone – viene convocato in Prefettura, insieme al sindaco di Sessa Aurunca, per concordare le azioni necessarie per evitare i soliti problemi di sicurezza pubblica che caratterizzano le notti d’estate lungo il litorale domizio e precisamente fra Baia Domizia, Baia Felice, Baia Azzurra e zone limitrofe.  Lo scorso 19 luglio 2024, alle ore 13, il sindaco di Leone e il sindaco Di Iorio sottoscrivono, con il prefetto di Caserta, un accordo con il quale si impegnano ad emettere ordinanza per il
– Divieto di vendita delle bevande alcoliche a partire dalle ore 2.00;
– Divieto di intrattenimento musicale a partire dalle ore 2.00, fatta eccezione per singoli eventi autorizzati;
– Chiusura dei locali alle ore 3.30.
Bene il sindaco di Sessa Aurunca, Lorenzo Di Iorio che ha emanato quasi immediatamente ordinanza con la quale recepisce quanto stabilito durante una riunione congiunta in Prefettura. Tutto scritto nell’ordinanza numero 72 dello scorso 19 luglio 2024.
Male il sindaco di Cellole, Guido Di Leone, che ha mandato il Prefetto a “comprare il sale”, come si dice a Napoli. Non ha mai firmato e pubblicato l’ordinanza prevista dall’accordo.
A questo punto il dubbio è:
un sindaco che non mantiene gli impegni assunti con il Prefetto diventa è un sindaco poco credibile in ogni altra cosa che dice e che fa?
Oppure diventa un eroe furbo?

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