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Sessa Aurunca – La farsa del tartufo: dopo la festa della Tammorra, arriva un weekend di gusto finanziato a suon di euro per un prodotto fantasma, il tartufo

Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – Dopo il trionfo della festa della tammorra, che ha attirato migliaia di persone da tutto il comprensorio e anche oltre, questo fine settimana  arriva il tartufo.  Un prodotto che, a memoria d’uomo, nessuno ha mai associato a Sessa Aurunca. Eppure, la Regione Campania ha deciso di finanziare questo evento con ben 100 mila euro, dichiarando Sessa Aurunca “città del tartufo”.  Sembra quasi una barzelletta, ma è la realtà. Mentre la festa della tammorra ha dovuto contare su decine e decine di sponsor per finanziare i sei giorni di manifestazione, con un contributo comunale che è la metà di quello regionale per il tartufo, e a fronte di una spesa quattro volte maggiore, il misterioso tartufo sessano riceve un trattamento da vip. I 100 mila euro vengono spesi principalmente per ingaggiare artisti di rilievo che garantiscono le piazze piene. La festa della tammorra ha un senso: celebra i canti e le musiche popolari, radicati nel cuore della comunità. Ma il tartufo, cosa c’entra con Sessa Aurunca? Alla terza edizione di questa sorta di sagra d’élite, la gente ancora si chiede cosa ci sia dietro questa bizzarra decisione. Perché esaltare un prodotto che la terra aurunca non ha mai conosciuto? Non è un caso che i tartufi e i prodotti al tartufo vengano acquistati in altre zone, come verrà dimostrato quando saranno pubblicate le determine di pagamento sull’albo pretorio. Insomma, sembra che Sessa Aurunca sia stata scelta per una farsa gastronomica degna del miglior teatro dell’assurdo. Tutto pronto, quindi, per vivere un fine settimana al profumo di tartufo nella speranza che prima o poi si comprenda il motivo di sponsorizzare un prodotto fantasma in quel di Sessa Aurunca

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