Teano / Carinola – Il giudice ha riconosciuto colpevole e condannato il giovane poliziotto. Il padre, il fratello rischiano il processo per falsa testimonianza. Due anni e cinque mesi di reclusione è la pena inflitta dal giudice di primo grado a carico dell’imputato: Marco Guarriello di Nocelleto, frazione del comune di Carinola, poliziotto in servizio presso la questura di Milano, finito sotto processo per stalking, lesioni, danneggiamento. Il giudice monocratico ha condannato il 31enne al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di circa 8mila euro per le parti civili. Il giudice ha trasmesso gli atti in Procura per il reato di falsa testimonianza per il padre e il fratello dell’imputato. La difesa di Guarriello potrebbe presentare ricorso in Appello contro la sentenza di primo grado appena emessa dal giudice sammaritano.
“… io da galera esco, tu da sottoterra no” questa la minaccia fatta alla ex fidanzata. La vicenda accaduta lo scorso 20 novembre 2023 coinvolge un gruppo di quattro giovani. Fra loro ci sono anche due ragazzi residenti in una frazione teanese. Nel gruppo di giovani che hanno subito l’aggressione del poliziotto, c’era anche l’ex fidanzata. Una violenza inaudita che ha produsse danni fisici ai quattro ragazzi aggrediti e danni alle vetture che sarebbero state colpite e danneggiate a mani nude. Alla base dell’insano gesto ci sarebbero questioni sentimentali legate alla fine della relazione fra il giovane poliziotto e la sua ex ragazza, entrambi di Nocelleto, frazione del comune di Carinola. Dopo quell’aggressione scattarono le denunce che portarono all’emissione di una ordinanza cautelare a carico di un giovane poliziotto di Carinola: Marco Guarriello, in servizio a Milano. L’imputato attualmente è ancora nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Atti persecutori, falso e lesioni. Sono queste le accuse a carico di Guarriello. L’ordinanza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere parte dopo i fatti avvenuti lo scorso 20 novembre 2023, quando Guarriello, pedinò la sua ex fidanzata e si scagliò contro l’auto di un amico, dove la ragazza era salita, rompendo con un pugno il lunotto della vettura. Approfittando del finestrino abbassato, Guarriello aggredì fisicamente la ragazza.
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