Baia e Latina – Ci sono voluti circa 6 anni affinchè l’Amministrazione comunale, di Baia e Latina, guidata dal Sindaco Giuseppe Di Cerbo, prendesse atto unitamente all’intera maggioranza consiliare dell’abnorme errore perpetrato nell’adozione della deliberazione n° 8 del 2018. Allorquando successivamente ad una richiesta di auto convocazione del Consiglio Comunale da parte dall’allora minoranza guidata dall’ex Sindaco Michele Santoro e dai consiglieri Campanile e Leardi, la maggioranza consiliare votò contro la proposta della minoranza con all’aggetto: “Delibera Consiglio Comunale n° 29 del 25 ottobre 2017 ad oggetto: Restituzione area cimiteriale famiglia ………..; provvedimenti – Revoca parziale – Provvedimenti”. Il Gruppo di minoranza, guidato dall’ex Sindaco Santoro, nella sostanza proponeva la modifica parziale della Deliberazione n° 29 del 25 ottobre 2017 nel senso di eliminare la soluzione: “L’Ente adotterà un avviso d’asta attualmente nella disponibilità delle concessionarie ………” – sostituendo tale periodo con : “l’area attualmente nella disponibilità verrà assegnata con la procedura prevista dall’articolo 100 del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria così come è stato sempre fatto”. Su tale proposta i voti favorevoli espressi dai Consiglieri presenti in numero di 11 sono stati, solo tre, Santoro, Campanile, Leardi, mentre quelli contrari sono stati otto. Riportando, erroneamente, nell’atto deliberativo: di approvare la proposta di deliberazione prima riportata. Con successiva nota del 4.4.2018, il Comune di Baia e Latina (nelle persone del Sindaco e del Segretario Comunale) ha, quindi, certificato che “la deliberazione del Consiglio Comunale n° 8/2018 …… è di non approvazione”, dando conto degli esiti della votazione effettivamente emergenti dal verbale della seduta. Il TAR Campania nella sentenza pubblicata in data 11 luglio 2024 riporta testualmente, “ la nota comunale con cui si è proceduto alla correzione dell’errore contenuto nella delibera consiliare n° 8/2018 è illegittima, rendendosi all’uopo necessaria una nuova deliberazione comunale”. Faccio notare, dichiara Michele Santoro, che durante i lavori del Consiglio comunale del 4.4.2018,ho RAPPRESENTATO al Sindaco, al Segretario Comunale ed a tutti i Consiglieri presenti che per la rettifica della deliberazione, si sarebbe dovuto procedere con una nuova deliberazione di rettifica, del Consiglio comunale, (come ripetutamente richiesta dal Consigliere Santoro) e non con atto a firma del Sindaco e del Segretario comunale. Il TAR Campania con la predetta sentenza pubblicata in data 11 luglio 2024 accoglie il ricorso presentato da …………….. ed annulla il bando prot. 2749 del 10/472020 e la presupposta delibera di Consiglio Comunale n° 29/2017. Condanna di conseguenza il Comune di Baia e Latina alla refusione delle spese di lite nei confronti dei richiedenti che liquida in Euro 2.500,00, oltre accessori come per legge e refusione del C.U. versato. Appare molto strano che chi è preposto al rispetto delle leggi e dei regolamenti possa aver proceduto, di modificare un atto deliberativo del Consiglio con un semplice attestato. Questo strano e scorretto comportamento di Amministrare, la loro incapacità con i soldi dei cittadini, denota sia l’approssimazione amministrativa, che la superficialità e l’incapacità, dei nostri amministratori, ma mette in evidenza il modo autoritario di amministrare e di gestire la cosa pubblica, in barba e leggi e regolamenti, pensando di poter fare tutto in difformità a quanto sancito dalle norme attuali. Tanto a pagare sono sempre i cittadini. Sarebbe bello, costruttivo ed educativo per i nostri amministratori addebitargli spese che con un pizzico di competenza si potevano evitare, e non costringere il cittadino di ricorrere alla Giustizia amministrativa per il riconoscimento dei propri diritti Se questo ritenete che sia il vostro modo di amministrare, sarebbe opportuno, saggio e responsabile, conclude Michele Santoro, che prendiate l’unica decisione coerente e responsabile possibile a tutela della nostra comunità.
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