Riardo – Dipendente Fiera del Mobile truffa negozianti del territorio: denunciato

Riardo – Era, fino a pochi giorni fa, un dipendente della nota azienda di Mobili riardese, famosa in tutta Italia. Avrebbe iniziato a girare per negozi e attività commerciali dell’intera zona chiedendo, a nome della Fiera del Mobile, un contributo economico per l’organizzazione di un evento. Un comportamento che ha insospettito tanti operatori, alcuni di loro hanno avvisato i titolari della Fiera del Mobile: c’è una persona che si spaccia per vostro dipendente, indossa la vostra maglietta, e chiede contribuiti economici a vostro nome”.
Dopo diverse segnalazioni di questo tipo, Bartolo e Ciro Perrella, titolari dell’azienda, hanno presentato denuncia presso la stazione dei carabinieri di Pietramelara, competente per territorio. Le indagini dei militari dell’arma hanno permesso, in poco tempo, di individuare il responsabile dei fatti. Si tratta di un giovane operaio residente nella vicina Pietramelara. L’uomo si è dimesso dal lavoro e contro di lui potrebbe aprirsi un processo per i fatti contestati.
“La Fiera del Mobile di Riardo e la famiglia Perrella, unici proprietari dell’azienda, diffidano e si dissociano da qualsiasi soggetto che possa appropriarsi indebitamente del nome o della reputazione aziendale o usare tali elementi in modo non autorizzato.  La famiglia Perrella si dissocia e diffida qualsiasi soggetto che senza consenso richiede offerte in denaro per eventuali party nei giardini della nostra struttura della Fiera presente in Via Madonna della Stella a Riardo in provincia di Caserta. La famiglia Perrella non ha mai autorizzato nella maniera più assoluta, nessun soggetto ad effettuare richiesta economica presso gli esercizi commerciali delle nostre zone ed in quelle limitrofe. Nella giornata odierna, ci riserviamo il diritto di intraprendere azioni legali contro chiunque compia atti di tale natura, in conformità alle normative vigenti in materia di tutela del diritto alla proprietà intellettuale e all’identità aziendale”.  Queste le parole di Ciro e Bartolo per fare chiarezza sulla vicenda.