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Capua – Incendio doloso, tentata estorsione e stalking: coniugi “sportivi” condannati

Capua – C’è la sentenza di primo grado a carico delle persone accusate del raid incendiario delle auto di alcuni vicino di casa e di tentata estorsione: parliamo di Claudio Sinapi, 62 anni, noto culturista di Capua e titolare di un palestra ginnica, attualmente detenuto agli arresti domiciliari; sua moglie, Annamaria Fortino, 52 anni (difesi dall’avv. Giuseppe Stellato), Renaldo Likaj, 26 anni e Gazmir Shahu, 39 anni, entrambi albanesi (difesi dall’avv. Paolo Di Furia e Romolo Vignola). La sentenza fissa 4 anni di reclusioni per i coniugi Sinapi  Fortino, condanna anche per Renaldo Likaj che incassa 3 anni e 8 mesi. Stralciata la posizione di Gazmir Shahu, di 39 anni. Questo il verdetto pronunciato dal gup Daniela Vecchiarelli, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato. Nel processo si sono costituite parte civili C.G., C.L., C.M., contro i due cittadini albanesi con l’ avv. Gaetano Crisileo.
La vicenda:
Il processo è partito a seguito delle minacce gravi rivolte al proprietario di un’abitazione ubicata in Capua da parte di Sinapi e di Fortini i quali hanno anche commissionato ai due albanesi di incendiare le autovetture delle persone offese. Lo scopo era quello di acquistare l’abitazione dei vicini a un prezzo di gran lunga irrisorio. Sinapi e Fortino sono anche accusati di stalking rivolto alla famiglia delle persone offese (difesi dall’avv. Gaetano Crisileo) con espressioni minacciose, atteggiamenti persecutori tali da cagionare loro un stato di paura e tale da ingenerare un fondato timore per l’incolumità loro e dei propri congiunti. Una lunga indagine da parte dei carabinieri di Capua con captazioni telefoniche, pedinamenti e continuo monitoraggio sotto la direzione del Pubblico Ministero dott.ssa Cozzolino hanno consentito di inchiodare Claudio Sinapi ed i suoi complici finiti anche in carcere.

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