PIETRAMELARA – Pericoloso verso i familiari, Antonino torna libero

Pietramelara – E’ tornato in libertà, in poche ore, il 30enne tratto in arresto ieri sera. Lo ha stabilito il giudice durante l’udienza svoltasi questa mattina presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il giudice ha convalidato l’arresto eseguito dai militari dell’arma della locale stazione, disponendo però la liberazione dell’indagato sottoponendolo unicamente al divieto di avvicinamento alla casa dei genitori. Un divieto che già pesava su Antonino De Pasquale (difeso dall’avvocato Michele Mozzi) il quale avrebbe violato più volte l’ordine del giudice.

Le ragioni dell’arresto avvenuto ieri sera:
Nonostante fosse stato già denunciato in stato di libertà dai Carabinieri della Stazione di Pietramelara, nel casertano, che lo scorso 15 giugno, in violazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare cui è sottoposto, lo bloccarono subito dopo aver scavalcato il muro di recinzione dell’abitazione dei propri genitori, il 37enne, nel tardo pomeriggio di ieri, è stato nuovamente sorpreso dai militari in stato di alterazione psicofisica, all’interno del giardino della stessa abitazione. L’uomo, ritenuto responsabile di reiterati maltrattamenti nei confronti del padre e della madre, appena un mese fa, è stato colpito dalla misura cautelare emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ed eseguita dai militari dell’Arma. Questa volta, gli stessi familiari, temendo per la propria incolumità hanno subito richiesto, attraverso il numero di emergenza “112”, l’intervento dei carabinieri. All’operatore di turno alla centrale operativa hanno riferito che il figlio, approfittando che il cancello di casa era stato inavvertitamente lasciato aperto, si era intrufolato nel giardino da dove avrebbe ingaggiato un’accesa discussione con il padre. Al loro arrivo i militari hanno bloccato il 37enne e lo hanno condotto in caserma dove, dopo le formalità di rito, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Dovrà rispondere di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.