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EUROPEE – Luigi Bosco, il vincitore morale. La sua non candidatura alle europee gli ha evitato una corsa infruttuosa

EUROPEE (di Tommasina Casale) – In una campagna elettorale dominata da tensioni e manovre strategiche, Luigi Bosco emerge come il vero vincitore morale, nonostante è stato costretto a ritirarsi dalla candidatura. Bosco aveva firmato per la candidatura con il partito Azione, ma i giochi politici, soprattutto da parte dell’eurodeputato uscente Gosy Ferrandino, lo hanno costretto a ritirarsi. Nonostante ciò  il suo impegno lo hanno reso una figura di spicco in questa competizione elettorale. In Campania, e in particolare a Caserta, la lista di Azione ha ottenuto un buon risultato, ma non è riuscita a superare lo sbarramento del 4% a livello nazionale, non eleggendo così alcun deputato. Per Bosco, il fallimento del partito di superare la soglia nazionale ha portato un certo sollievo, poiché ha evitato di intraprendere una corsa che si sarebbe rivelata infruttuosa. Nonostante la sua mancata candidatura, Luigi Bosco non è rimasto in disparte. Si è mobilitato attivamente durante la campagna elettorale, sostenendo il candidato Giuseppe Sommese. Il suo supporto ha contribuito significativamente al risultato di Sommese, che in Campania ha ottenuto più voti dell’uscente Ferrandino. Il suo ritiro forzato dalla candidatura, invece di rappresentare una resa, ha permesso a Bosco di concentrare le sue energie su un impegno costruttivo e di supporto per altri candidati. Questa scelta, benché dolorosa, ha evitato uno spreco di risorse economiche. In definitiva, Luigi Bosco esce da questa campagna elettorale come il vincitore morale.

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