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Il futuro dell’economia passa obbligatoriamente attraverso il gaming (e lo streaming)

Il vero e proprio boom del settore del gaming, quello che mette insieme videogiochi e intrattenimento, non si può capire senza un’attenta analisi di alcuni numeri. Intanto le stime sul giro d’affari, destinato a superare, entro il 2026, la quota dei 300 miliardi di euro. Poi quello dei giochi per mobile, i giochi social e casual, che dal 2017 hanno raddoppiato il proprio fatturato e presto arriveranno a generare oltre 242 miliardi di euro.

Sono questi i dati della ricerca PwC, resi noti dal blog Gaming Report, che mettono in evidenza anche una certa compenetrazione tra generi e tra forme dell’intrattenimento. Lo dimostra il caso di Netflix, che ha deciso di creare una piattaforma di giochi con l’obiettivo di fidelizzare ancora di più gli iscritti. È in questo senso che si devono leggere gli accordi con la Take Two Interactive Software, software house americana, e il lancio di GTA Trilogy Definitive Edition, ad oggi il gioco più scaricato su Google Play e Apple App Store. Per adesso sono ben 86 i titoli presenti nel catalogo giochi di Netflix, un numero che è destinato ovviamente a salire per raggiungere un pubblico più ampio possibile.

Perché il futuro dell’intrattenimento, e in fondo anche dell’economia, è verso questa nuova forma di fruizione. Una fruizione ibrida, dove i generi e i media si fondono a vicenda. E dove lo streaming la fa da padrone. Lo dimostra anche il recente studio, condotto in Germania dalla società di consulenza Simon-Kuche, che parla proprio dell’integrazione tra gaming e streaming. I risultati parlano di un vero e proprio successo della formula, dal momento che il 43% degli utenti tra i 18 e i 39 anni ha dichiarato di essere interessato a questa unione. A descrivere bene il successo dello streaming è anche l’ascesa di un social, quello che sui video in diretta ha costruito un vero e proprio impero. Stiamo parlando di Twitch, che nell’ultimo periodo ha deciso di tagliare i suoi contenuti relativi al gioco d’azzardo. Lo si legge in una nota, in cui il social si impegna a vietare “lo streaming di contenuti sul gambling provenienti da siti che non sono autorizzati negli Stati Uniti o in altre giurisdizioni che forniscono sufficiente protezione dei consumatori”. Il tutto è nato dopo alcune truffe e raggiri, come quella a opera di Silker, pseudonimo di Abraham Mohamed, che nel 2022 ha ingannato centinaia di utenti intascando oltre 200.000 dollari.

Ma ormai il vento del cambiamento non si può fermare. Il domani dell’intrattenimento passa per lo streaming e il domani dell’economia passa per il gaming. Secondo un articolo del 2023 pubblicato su IlReporter, il mercato globale dei videogiochi ha raggiunto un valore di 200 miliardi di dollari, con oltre il 50% che viene detenuto dal mobile gaming. Un settore particolarmente popolare in Asia, ma che ormai sta coinvolgendo sempre di più anche il mercato europeo. E quello italiano, che inizia a guardare a questa industria anche per risolvere i suoi problemi occupazionali e generazionali.

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