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Pierluigi Casale

CELLOLE – Violento con la ex moglie: fissato il processo di appello per il comandante della Municipale

CELLOLE – Dovrà essere in aula fra circa 6 mesi, davanti ai giudici del Tribunale di Appello, l’attuale comandante della Polizia Municipale di Cellole, Pierluigi Casale. Attraverso i suoi difensori tenterà di ribaltare la sentenza di condanna subita in primo grado dai giudici del Tribunale di Pistoia. Casale fu accusato e riconosciuto colpevole in primo grado, di gravi episodi di violenza contro le donne, in quel caso a farne le spese fu la ex moglie. Per quei fatti Casale venne condannato alla pena di 2 anni e 9 mesi di reclusione e al pagamento di una previsionale in favore della ex moglie, costituitasi parte civile, assistita dagli avvocati Silvia Ciampolini e Teresa Dei del foro di Firenze. La sentenza fu emessa il 13 luglio 2021, dai giudici di primo grado del   tribunale di Pistoia. Sentenza contro la quale è ancora in piedi il ricorso in Appello con l’udienza fissata nei primi giorni del prossimo febbraio 2025.
All’epoca dei fatti che portano alla condanna Casale era un agente della Polizia Municipale in servizio presso i comuni di Monsummano Terme e Pescia. L’uomo venne accusato di aver posto in essere reiterati comportamenti molesti, aggressivi e persecutori nei confronti della ex moglie ed è stato riconosciuto colpevole per i reati di stalking e lesioni aggravate. La donna, per quasi quattro anni, fu costretta a subire pedinamenti, perpetrati anche con l’auto di servizio, e continue aggressioni fisiche e verbali, tanto che nell’ottobre 2013 la vittima fu costretta ad un ricovero ospedaliero di 40 giorni per lesioni al volto. La misura cautelare dell’allontanamento applicata al poliziotto fu revocata dal Tribunale del Riesame che aveva fondato la sua decisione su dichiarazioni poi completamente smentite nel corso del giudizio di primo grado.  A seguito di tale provvedimento, Casal continuò per altri due anni a perseguitare la ex moglie, installando addirittura due gps sulla sua autovettura e facendola anche pedinare illegittimamente da un investigatore privato. Queste, in sostanza, le accuse che hanno convinto i giudici di primo grado del Tribunale di Pistoia ad emettere sentenza di condanna a carico di Casale, sentenza contro la quale ci sarà udienza di Appello il prossimo febbraio 2025.

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