CELLOLE – Omicidio Caprio, l’ultimo messaggio al figlio: domani recupero una grossa somma di denaro

CELLOLE – Oltre al lavoro come professore di educazione fisica in una scuola di Minturno, Pietro Caprio gestiva una cooperativa di salvataggio – Litorale Salvataggio – che prestava la propria opera, attraverso l’utilizzo di una decina di giovani, a diversi lidi e strutture ricettive. Contratti importanti, con cifre appetibili. Lo racconta ai carabinieri una donna di Cellole che gestiva, insieme a Caprio, la cooperativa di Salvataggio. La donna afferma che la società vantava dalle società per le quali Litorale Salvataggio aveva lavorato, crediti per circa 40mila euro. Soldi che Caprio chiedeva, sistematicamente e con assiduità, ai creditori.  Purtroppo senza successo fino alla sua drammatica morte. Emblematica la dichiarazione di uno dei figli di Caprio ai carabinieri quando racconta dell’ultimo messaggio ricevuto dal padre. Era il 29 ottobre del 2023 quando, alle ore 18 circa Pietro inviò un messaggio al figlio nel quale lo rassicurava: mi sono incontrato con quella persona che mi deve molti soldi e dobbiamo rivederci martedì (31 ottobre) così saldo anche la tua rimanenza (vantata per i mesi lavorati nel salvataggio). Probabilmente ipotizza il giovane rispondendo alle domande dei carabinieri, mio padre Pietro doveva incontrare uno dei titolari dei lidi che dovevano saldare il sospeso per il lavoro prestato. Qualche giorno dopo, continua il ragazzo nella sua deposizione presso i carabinieri, ho rivisto mio padre il quale mi disse che l’appuntamento fissato per martedì (31 ottobre) era stato spostato a venerdì 03 novembre 2024. Quel giorno stesso (venerdì 3 novembre), secondo le indagini, Caprio fu ucciso e bruciato nella sua auto in località Pantano. Il suo corpo sarà trovato la mattina successiva.