Sessa Aurunca (di Tommasina Casale)- In questi giorni, la cittadina di Sessa Aurunca è stata scossa da una crescente protesta, scaturita dalla pulizia della storica statua della Fontana dell’Ercole, un monumento simbolo della comunità locale. L’intervento, che avrebbe dovuto riportare al suo antico splendore il pregiato marmo della statua, si è invece trasformato in un disastro, scatenando l’indignazione dei cittadini. Secondo numerose segnalazioni apparse sui social media, la pulizia è stata eseguita utilizzando una sabbiatrice, un metodo troppo aggressivo per un’opera d’arte così delicata. Questo trattamento ha reso la superficie del marmo ruvida e abrasiva, privandola della sua originaria levigatezza. Le immagini del monumento deturpato hanno rapidamente fatto il giro del web, suscitando un’ondata di proteste e di sdegno. Molti abitanti di Sessa Aurunca si sono riversati sulle piattaforme social per esprimere il proprio disappunto. Commenti carichi di amarezza e rabbia descrivono l’intervento come un vero e proprio “scempio” culturale. Alcuni utenti hanno persino definito “talebani” coloro che hanno autorizzato e realizzato il contestato intervento di pulizia, un termine estremamente pesante che riflette il livello di frustrazione e dolore vissuto dalla comunità. “È un colpo al cuore vedere il nostro simbolo ridotto in questo stato” ha scritto un residente in un post che ha raccolto numerosi consensi. “Non solo è un danno estetico, ma anche un’offesa alla nostra storia e alla nostra identità.” La situazione è diventata così tesa che molti cittadini stanno richiedendo un’indagine ufficiale per stabilire le responsabilità e le eventuali negligenze. Il sindaco e le autorità locali non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto, ma la pressione pubblica sta aumentando.
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