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Sessa Aurunca – La regione finanzia il turismo del tartufo che non c’è con 100 mila euro ma snobba la Festa della Tammorra

Sessa Aurunca (di Tommasina Casale) – Nel panorama delle decisioni comunali di Sessa Aurunca, una nuova delibera ha sollevato qualche sopracciglio. Si tratta dell’approvazione di un progetto turistico volto alla promozione della raccolta del tartufo come attrattore turistico, finanziato dalla Regione Campania con 100 mila euro. Per l’ennesima volta ci si chiede : “da quando la città di Sessa Aurunca  è nota per la produzione di tartufi?” Non a caso, nelle manifestazioni precedenti, l’amministrazione comunale ha acquistato tartufi da altre località, come dimostrano le determini di liquidazione. Questo solleva dubbi sul senso di promuovere un prodotto che non è prodotto localmente, mentre si trascura la valorizzazione di manifestazioni e tradizioni autentiche del territorio, come la “Festa della Tammorra” ma anche “Sessa jazz”. L’approvazione del progetto, riportata nella delibera della giunta comunale, evidenzia l’intenzione di promuovere il turismo legato: “alla ricerca e alla raccolta del tartufo nel territorio comunale”. Si sottolinea il: “ricco patrimonio di essenze arboree e la presenza di diverse varietà di tartufo, nonché l’adesione del Comune all’Associazione Nazionale Città del Tartufo”. Ma dove? Al di là di questo, la scelta di concentrare risorse e sforzi sulla promozione del tartufo ha sollevato interrogativi su altre manifestazioni locali, in particolare la rinomata Festa della Tammorra. Questa festa, che celebra le tradizioni popolari e culturali del territorio, attira migliaia di visitatori e contribuisce significativamente alla promozione turistica di Sessa Aurunca. Ma anche Sessa Jazz è una manifestazione se pur di nicchia che rappresenta da anni la cultura sessana.  Ci si chiede se sarebbe stato più appropriato destinare risorse e supporto anche a queste altre manifestazioni, anziché concentrarsi esclusivamente sulla promozione del tartufo, considerando che quest’ultimo non è una delle risorse principali della zona. Inoltre, emerge il dibattito su come utilizzare al meglio i finanziamenti regionali per sostenere e promuovere le manifestazioni culturali e turistiche che meglio rappresentano l’identità e il patrimonio di Sessa Aurunca. Adesso si scateneranno i “fans del tartufo” per evidenziare  che quei finanziamenti la regioni li aveva destinati ai tartufi quindi non si potevano utilizzare per altri eventi.  State calmi perché, in primis i soldi regionali sono comunque soldi pubblici e non è certo giusto sperperarli in modo inadeguato ma soprattutto tutti sanno che si potevano avere finanziamenti su altri progetti. L’acqua calda la conosciamo già.

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