PIETRAMELARA – Lavori pubblici, Ruzzo bacchetta gli “smemorati” del Partito Democratico

PIETRAMELARA -Lavori pubblici e polemiche politiche, il Partito Democratico “fa finta” di attaccare l’amministrazione su alcune opere incompiute. Dimentica però di citare quelle più “gravemente” abbandonate. Francesco Ruzzo, del gruppo La Svolta, bacchetta i Democratici Pietramelaresi, guidata da Guido Borzacchiello.

“Finalmente il muro del silenzio è stato rotto.  Dopo anni di meditazione – precisa Ruzzo – la sezione del Partito Democratico di Pietramelara ha smorzato gli indugi uscendo allo scoperto qualche settimana fa, con un manifesto che ha sorpreso coloro che in piena stagione estiva non erano partiti per le ferie di agosto.  Decisa l’azione nei confronti dell’amministrazione: nessun attacco, solo rimproveri, consigli e proposte. In pieno stile democratico, ovviamente, mai sbilanciarsi!

In ogni caso, l’iniziativa è già un buon segno per l’unico partito politico attivo a Pietramelara, con annessa sede in pieno centro storico e con decine e decine di tesserati, sicuramente meglio del silenzio che lo ha caratterizzato per troppo tempo. Ma veniamo al merito del contenuto del testo elaborato. Oltrepassando la premessa iniziale, in cui si spiega che non si ha intenzione di attaccare nessuno, si passa a due temi cardine: il canalone di via Cinquevie e l’ormai dimenticata Isola ecologica. Originalità alle stelle!

Sul canalone, infatti, non si è detto nulla di nuovo, anzi, se si fosse voluto dire a tutti i costi qualcosa, si sarebbero potute annoverare le vecchie iniziative dei singoli residenti, come la petizione presentata a inizio anno da Il Sassolino, gli innumerevoli articoli pubblicati sul blog della stessa associazione, gli innumerevoli interventi della minoranza consiliare in consiglio comunale e attraverso manifesti. Ma fa nulla, come si suol dire, fatto 30 facciamo 31, una strigliata in più non fa mai male.

Per quanto riguarda la cosiddetta isola ecologica, in quanto isola non è, dal momento che è utilizzata come piattaforma di stoccaggio dalla ditta addetta alla raccolta rifiuti, sono stati fatti importantissimi, puntualissimi e indispensabili appunti, assolutamente da condividere, in merito al fatto che tra i tanti problemi dell’isola che non c’è, quello della recinzione precaria è il più urgente da risolvere. Come ultimo colpo in canna, prima del saluto del PD alla cittadinanza, viene portato a conoscenza che anche la sezione democratica locale, oltre a Il Sassolino, alla minoranza consiliare e a vari altri cittadini, ha chiesto di poter far celebrare i consigli comunali di pomeriggio e non di mattina.

Peccato che al Consiglio Comunale del 13.09.2013, del direttivo PD o dei GD neppure l’ombra, nonostante il consiglio sia durato ben quattro ore andando avanti dalle ore 17.30. E noi abbiamo atteso con così tanta impazienza per sentirci dire solo questo? Io credo che dal PD, un po’ tutti, ci saremo aspettati qualcos’altro, come, per esempio, avere delucidazioni sui motivi che hanno portato un loro tesserato e un componente del direttivo, nonché consigliere della presente maggioranza e ormai ex assessore ai Lavori Pubblici, a lasciare questa amministrazione dimettendosi dalla Giunta. Saranno questi i motivi che hanno sbloccato il PD nel fare un manifesto proprio ora che è saltato il loro unico assessore diretto?

E infine, un po’ in tanti, ci siamo chiesti: ma perché si è parlato solo di canalone e isola ecologica nel manifesto di qualche settimana fa? Molti aspettavano una seconda puntata su qualche altra opera pubblica incompiuta e invece di nuovo silenzio totale. Come se non ci si fosse nemmeno accorti dell’emergenza idrica e, nello specifico, del famoso acquedotto rurale di Via Mancini, ormai completo se non fosse per la mancanza degli elementi più indispensabili, quali pozzo ed energia elettrica. Perché non si è parlato del primo lotto della circumvallazione che ha reso impraticabile per gran parte un quartiere di periferia?

Specifico “primo lotto” perché il secondo è lontano anni luce dal vedere l’inizio, almeno il primo ha visto l’inizio, chissà la fine Sarà mica possibile – conclude Ruzzo –  che nel manifesto non si fa menzione di queste due opere perché ledano interessi personali di qualcuno interno al partito democratico stesso? Non sarà mica che tra i tecnici che hanno lavorato alle opere su elencate ci sia qualche tesserato PD? Chissà…può darsi che sia stato solo un calo di fosforo, una dimenticanza che sarà rimediata nel prossimo manifesto.