CELLOLE – Concorsi in comune, la minoranza vuole fare chiarezza. Mena Lauretano invece no. Cosa vuole nascondere? (il documento)

Cellole – La trasparenza non appartiene a questa amministrazione comunale.  Si potrebbe affermare questo dopo aver letto l’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza con cui ha inteso fare chiarezza sul concorso pubblico al quale partecipò Dalma Migliorati fidanzata di Pierluigi Casale che ebbe un ruolo determinante nella commissione che gestì lo stesso concorso. Invece, la presidentessa del consiglio, Mena Lauretano – nella vita maestra – ha detto che tutto dovrà restare segreto. I cittadini non hanno diritto di sapere ciò che la macchina amministrativa cellolese compie?  I cittadini non sono tenuti a sapere se un impiegato utilizza risorse per propri tornaconti?
La Mena Lauretano, imponendo il segreto sul prossimo consiglio comunale ha interpretato il regolamento comunale in modo bizzarro e, probabilmente, con un’alta quantità di “fantasia”. Oppure è stata una precisa scelta per evitare che la gente sappia?
Mena Lauretano ha deciso di far discutere l’interrogazione della minoranza in modalità segreta. La Lauretano è convita che sia questione di “moralità”. Ma, gentilissima maestra Lauretano, cosa c’è di morale o di personale nelle domande poste dalla minoranza che chiedono al sindaco Guido Di Leone di:
chiarire le modalità di svolgimento del concorso che ha portato la dott.ssa Dalma Migliorati a divenire dipendente del comune di Cellole;
di chiarire il ruolo che il comandante Pierluigi Casale ha avuto nel suddetto concorso;
di precisare se, alla luce di tutto quanto accaduto e delle situazioni emerse, sussistevano motivi di incompatibilità tra i commissari ed i candidati.
Anche un bambino delle elementari capisce che sono questioni legate ad un concorso pubblico, che riguardano fatti pubblici e che nulla hanno a che vedere con la morale né con questioni personali tali da richiedere una seduta segreta.
La decisione assunta dalla Lauretano è stata bocciata anche dal suo stesso sindaco, Guido di Leone, che ha pubblicamente contestato la scelta di “segretare” quel consiglio comunale. Ma lei, Mena Lauretano, non ha inteso sentire ragioni. Alle critiche ha risposto recitando a memoria il regolamento ma dimostrando di fatto di non averne compreso il senso.
Quel concorso comunale, alla luce dei fatti che hanno portato sotto processo il comandante dei Vigili Urbani di Cellole, Pierluigi Casale, si “illumina” di una luce particolare e potrebbe attirare anche l’attenzione della Procura della Repubblica. Dalma Migliorati, alla fine vinse e venne assunta, e l’amore fra i due sembrava più forte che mai. Poi lei tornò nella sua Perugia, le cose, fra i due, iniziarono a presentare della crepe fino a che Casale – scrive la Procura della Repubblica di Perugia – incendiò l’auto alla sua e fidanzata.
Insomma, Mena Lauretano ha perso sicuramente una buona occasione per scrivere una buona pagina di amministrazione comunale. E torna alla mente la frase del mitico Alberto Sordi quando interpretando il Marchese Del Grillo dice: “….Io so’ io… e voi non siete un c….!”.

Ecco il documento che inchioda Mena Lauretano

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