Riardo / Teano / Pietramelara – Avevano l’assassino della figlia sopra la testa, il giovane era ai domiciliari nell’appartamento ubicato proprio sopra l’attività commerciale gestita dalla famiglia di Francesca Compagnone. Una situazione insopportabile. Attraverso i propri legali hanno rappresentato il proprio disappunto e il proprio disagio; i pubblici ministeri della procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno condiviso la non idoneità di quell’appartamento per scontare i domiciliari. Così il Giudice per le Indagini preliminari ha ordinato all’indagato di scegliere un altro domicilio dove restare agli arresti domiciliari. Questa mattina Vicol Ciprian è stato spostato dalla sua casa di Riardo in un appartamento di Caserta.
La famiglia di Francesca, a Riardo, ha l’attività commerciale al piano terra, lui, l’assassino, aveva scelto di stare ai domiciliati al piano di sopra; una situazione incredibile e intollerabile per la famiglia Compagnone, costretta a convivere con un dolore atroce, reso ancor più amaro dalla certezza di avere l’assassino della figlia sopra la testa. L’intervento del giudice ha posto fine alla situazione.
L’indagato, accusato di omicidio volontario, è difeso dagli avvocati Gaetano La Milza (di Teano) e Carla Di Stasio (di Teano). La difesa della famiglia compagnone è affidati agli avvocati Luca Monaco e Vincenzo Cortellessa.

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