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CAPUA – Operazione “Mister Toy”, otto arrestri: ecco tutti i nomi

CAPUA  – A conclusione di un’articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sezione reati di criminalità economica e finanziaria e condotte, con encomiabile professionalità, dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, , in data odierna sono state eseguite n. 8 ordinanze applicative di misure cautelari personali nonché il sequestro preventivo dell’intero complesso dei beni,mobili ed immobili,, con possibilità di recuperare l’ammontare del profitto del reato pari ad euro 14.037.255,65, relativi alle persone fisiche di seguito indicate:

CATANEO Mauro Grumo Nevano 1963- arresti domiciliari;

CATANEO Luigi  Grumo Nevano 1964- arresti domiciliari;

CHIANESE Francesco  Casandrino 1970 – arresti domiciliari;

BAGNO Giovanni, Sant’Arpino 1963 – arresti domiciliari;

ITALIANO Giuseppe, S.Maria Capua Vetere 1983 – obbligo di dimora

CATANEO Raffaele, Napoli 1979 , obbligo di dimora

LIGUORI Renato, Frattamaggiore 1953, obbligo di dimora

CATANEO Alberto, Montervarchi 1989, obbligo di dimora

I reati contestati agli indagati, nei diversi ruoli, riguardano fatti di cui:

  • artt. 1 10 c.p. e 2, 5, 8 e 10 D.Lgs 74/200 ( emissione ed utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione, occultamento delle scritture contabili),
  • artt. 110 c.p. e 216 comma 1A n.l e comma 3A , art 223 R.D. 267/42 (concorso in bancarotta fraudolenta per distrazione),
  • artt. 110 c.p. e 216 comma 1A n.2 (concorso in bancarotta fraudolenta documentale),

L’operazione, denominata “Mister Toys”, trae origine da due verifiche fiscali avviate nell’anno 201 1 nei confronti di soggetti economici operanti in ambito nazionale e comunitario nel settore del commercio di giocattoli e prodotti per l’infanzia, con il noto marchio “Mister Toys”, sostanzialmente riconducibili ai fratelli Mauro e Luigi Cataneo.I predetti sono risultati, in base al quadro di prove raccolte, i promotori di un’organizzazione, formata da persone di volta in volta reclutate, finalizzata alla commissione di una frode fiscale di notevoli dimensioni, realizzata mediante: l’occultamento delle scritture contabili (compresa quelle delle società dichiarate fallite), l’omessa presentazione di redditi conseguiti attraverso l’effettuazione di acquisti intra ed extracomunitari, la sistematica opera di svilimento del patrimonio aziendale delle società facenti parte dell’associazione ( società artatamente indotte in stato di decozione) attuata attraverso la distrazione e l’occultamento dei beni e dell’intero patrimonio aziendali ( costituiti da ricavi conseguiti e non dichiarati), dirottati verso imprese infragruppo attraverso continue fittizie cessioni di rami d’azienda. In particolare, il sistema adottato dagli indagati.- costituito da 37 soggetti economici distinti tra società e ditte individuali – facendo leva sulla notorietà di un marchio fortemente pubblicizzato {Mister Toys) e basandosi sulla commercializzazione dei relativi prodotti, prevedeva la costituzione di società che, dopo un tranquillo periodo di esistenza, avendo acquisito credibilità nei confronti dei fornitori, aumentavano fraudolentemente il volume degli acquisti nazionali ed esteri, preventivando l’insolvenza delle relative obbligazioni con conseguente forte indebitamento. La merce, in sostanza, figurava come importata da società fìttiziamente intestate a soggetti compiacenti, privi di qualsivoglia reddito ed esperienza commerciale nel settore ( quali le ditte individuali Unistore Corporation di Porciello Armando, Jolly Service di Italiano Giuseppe, General Store s.r.l.) che si prestavano a figurare quali importatori nazionali di merce da paesi esteri, in completa evasione d’imposta ed in assenza dell’assolvimento dei tributi doganali. Le imprese, dopo un periodo di apparente operatività, sono state condotte in stato di decozione per essere sostituite da altre, parimenti destinate ad avere breve vita. Le investigazioni hanno consentito di accertare:

–   l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per complessivi euro 79.823.967,43;.

–   l’importazione dall’estero, mediante l’impiego di “missing trader” per la successiva immissione sul mercato nazionale, per complessivi € 12.202.172,90;

–    il contrabbando di beni provenienti dalla Cina attraverso società rappresentate formalmente da prestanomi ma appositamente create e gestite dai fratelli Mauro e Luigi Cataneo, per complessivi € 13.806.879,00.

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