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CELLOLE – Caso Casale, il sindaco non convoca il consiglio comunale. Minoranza dal Prefetto

CELLOLE – Con le parole l’amministrazione cellolese è trasparente come un cristallo. Nei fatti, invece, è cosa ben diversa. La trasparenza e il rispetto delle regole sembrano essere “ad personam”. Questo almeno si potrebbe interpretare analizzando il caso legato alla richiesta di consiglio comunale, avanzata dal gruppo di opposizione, guidato da Franco Sorgente. Una richiesta protocollata in comune quasi un mese fa alla quale il sindaco Guido Di Leone e la sua maggioranza non hanno dato riscontro, violando così il regolamento. Una situazione che ha costretto il gruppo di opposizione a rivolgersi al Prefetto di Caserta con una nota – con oggetto “omissione convocazione Consiglio Comunale – comune di Cellole (Ce)”. Ora i consiglieri di minoranza attenderanno la risposta del Prefetto il quale potrebbe sollecitare la “cristallina” amministrazione Di Leone al rispetto delle regole.

Il documento indirizzato al Prefetto:
I consiglieri comunali del gruppo consiliare “Cellole nel Cuore” SEGNALANO con la presente a Sua Eccellenza Prefetto di Caserta una gravissima omissione Statutaria da parte degli Organi preposti alla convocazione del Consiglio Comunale. Si precisa che gli scriventi quattro (4) consiglieri comunali, a norma dell’art. 33 dello Statuto Comunale, hanno interrogato il sindaco circa i recenti fatti di cronaca che vedono coinvolto lui nelle vicende del comandante Pierluigi Casale. A titolo meramente esemplificativo vogliamo ricordare la trasmissione FarWast di Rai3 che ha riportato la registrazione della telefonata che il sindaco Guido Di Leone ha fatto alla vittima, di reati di stolking e incendio della propria autovettura, per indurla a rimettere la querela. Questi fatti sono apparsi fin da subito agli scriventi consiglieri comunali gravissimi e pertanto alla fine dello scorso mese di Febbraio abbiamo deciso di presentare interrogazione consiliare, ai sensi dell’art. 33 dello Statuto Comunale. Sempre a norma dell’art. 33 dello Statuto Comunale e precisamente al comma 4 è previsto il termine perentorio di n. 20 giorni per convocare il Consiglio Comunale. Le 2 interrogazioni consiliari in merito ai fatti precedentemente descritti sono state protocollate via Posta Elettronica Certificata in data 26.02.2024 e 27.02.2024. Trascorso abbondantemente il termine per la convocazione del Consiglio Comunale e non avendo ricevuto alcun tipo di comunicazione CHIEDIAMO a Sua Eccellenza di intervenire affinchè le gravissime omissioni poste in essere dai soggetti deputati alla convocazione abbiano fine. Ci riserviamo ulteriori azioni per il ripristino della legalità. Restiamo a disposizione ad essere contattati anche per le vie brevi.

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