CELLOLE – Presto la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere potrebbe chiudere le indagini nate dal delitto di Pietro Caprio. Successivamente potrebbe chiedere il processo immediato a carico dell’anziano indagato. Lui, il presunto assassino, Angelo Gentile continua a dichiararsi innocente. Attraverso il suo legale di fiducia, l’avvocato Gabriele Gallo, proclama la sua innocenza, continua ad affermare di essere vittima di un errore giudiziario e che non aveva alcuna ragione per uccidere il suo amico Pietro Caprio.
I risultati delle analisi eseguite dai carabinieri del RIS stringono il cerchio intorno all’uomo accusato di aver ucciso e bruciato Pietro Caprio. Sul cappello di Angelo Gentile – cappello che indossava il giorno del delitto – sono state trovate abbondanti tracce di polvere da sparo. Le analisi, quindi, sono una conferma importante alle ipotesi accusatorie mosse dai carabinieri del nucleo operativo, guidati dal capitano Russo, a carico dell’82enne agricoltore di Cellole. Le indagini, coordinate dai Procuratori Fiore ed Esposito, hanno sempre puntato l’indice contro Angelo Gentile, ritenendolo unico responsabile dell’atroce delitto consumato lo scorso 4 novembre 2023 in una zona periferica della rinomata località turistica Baia Domizia.
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