Pietramelara – Si svolta oggi, 12 marzo 2024, una nuova udienza del processo a carico di quattro persone coinvolte, a vario titolo, nell’inchiesta sul malfunzionamento del depuratore comunale, inquinamento e illecito smaltimento di rifiuti. E’ stato sottoposto ad interrogatorio il sindaco del paese, Pasquale Di Fruscio, che figura anche fra gli imputati. Il primo cittadino, nella vita avvocato, rispondendo alle domande della parti ha spiegato che lui in quella vicenda non c’entra nulla, che nessuna responsabilità può essere addebitata alla sua figura di sindaco, in quanto la gestione del depuratore comunale era affidata ad impresa specializzata.
Si tornerà in aula il prossimo mese di aprile quando saranno ascoltati alcuni testimoni indicati dalle difese di alcuni degli imputati. La Procura della Repubblica accusa l’attuale sindaco Pasquale Di Fruscio, gli imprenditori Mattia Mone (amministratore della TMA srl), Masiello Carlo (proprietario di un fondo vicino al depuratore) e Salvatore Barletta (amministratore della Soteco srl). Era il 24 luglio 2021 quando fu eseguita l’ordinanza di sequestro preventivo, nei confronti del Sindaco pro-tempore del  Comune  di Pietramelara, del legale rappresentante  della Soc. TMA Srl, gestore di fatto dell’impianto di depurazione fino ad aprile 2020, del proprietario del terreno, Masiello Carlo, adiacente il depuratore comunale ove venivano raccolti e smaltiti i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi per la presenza di amianto, provenienti dalla pulizia del canale di scolo delle acque del depuratore.

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