Ultim'ora

RIARDO / CASERTA – Studio sulle microplastiche: ecco come ci uccidono. C’è anche un ricercatore riardese

Riardo / Caserta – C’è anche un ricercatore di Riardo fra il gruppo di lavoro che ha condotto una importante ricerca sulle microplastiche. Sono stati provati, per la prima volta i danni causati alle arterie a tal punto che è raddoppiato il rischio di infarto e ictus. Lo studio è ideato e coordinato dall’Università della Campania ‘Luigi Vanvitelli’ di Caserta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista, New England Journal of Medicine.
i risultati certificano che frammenti di materie plastiche nelle placche rallentano il passaggio del sangue nelle arterie e raddoppiano il rischio di infarto. Per la prima volta il danno causato dalle micro e nanoplastiche sulla salute umana è stato provato scientificamente e ciò grazie ad uno studio italiano che ha individuato la presenza delle plastiche nella placche aterosclerotiche delle arterie. Gravissimi gli effetti: la percentuale di rischio di infarto e ictus è risultata più che raddoppiata. La scoperta  è rivoluzionaria perché una notevole parte di ciò che mangiamo e beviamo è contenuto nella plastica. Giuseppe Spaziano, riardese doc, 42 anni, da dieci anni ricercatore, ha partecipato allo studio della Vanvitelli, a lui abbiamo chiesto:

Quale è stato il suo ruolo nella ricerca?
In qualità di docente di Farmacologia del Dipartimento di Scienze e Tecnologie, Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche (DISTABIF) dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” ho coadiuvato, insieme ai proff. D’Agostino, Lubritto e Iovino, i clinici per la preparazione e l’allestimento dei campioni umani da analizzare. La presenza presso il DISTABIF ha reso possibile l’integrazione di differenti expertise  a partire dalla Farmacologia per arrivare alla Fisica e alla Chimica Ambientale. La sinergia tra competenze provenienti da settori diversi (apparentemente lontani) che si intrecciano tra loro è stata fondamentale per raggiungere questa pietra miliare ed è stata fonte di ispirazione, innovazione, creatività e sviluppo.

L’importanza dello studio?
Ad oggi, il nostro studio è il primo che associa la contaminazione da plastica alle malattie umane. Se confermati da altri studi e su popolazioni più numerose, i nostri dati avranno un impatto drammatico sulla salute cardiovascolare perché ad oggi siamo indifesi contro l’inquinamento da plastica. Le micro- e nanoplastiche sono onnipresenti, attaccano anche il cuore con effetti dannosi fino ad oggi sconosciuti. Dopo averle trovate nell’uomo in diversi organi e tessuti, tra cui la placenta, il latte materno, fegato e polmoni, compresi i tessuti cardiaci, questo studio rivela per la prima volta la loro presenza perfino nelle placche aterosclerotiche (depositi di grasso nelle arterie) pericolose per il cuore e fornisce la  prova inedita della loro pericolosità. I dati raccolti mostrano, infatti, che le placche aterosclerotiche “da inquinamento” sono anche più infiammate della norma. I processi infiammatori quando cronicizzano e quindi perdurano nel tempo, possono avere effetti deleteri per la salute umana. Questo studio evidenzia, per la prima volta, come derivati delle plastiche possano essere individuati nelle placche aterosclerotiche che diventano più fragili e, rompendosi, possono causare infarti del miocardio e ictus.

Quali le soluzioni al problema?
L’unica difesa che abbiamo a disposizione è la prevenzione, riducendo la produzione di plastica. Tutti i cittadini devono prendere coscienza dei rischi che corriamo con il nostro stile di vita. Ognuno di noi, nel suo piccolo, potrebbe iniziare a usare meno plastica e orientare le proprie scelte quotidiane verso altri materiali. L’uso indiscriminato della plastica sta provocando grandi danni. Dobbiamo incoraggiare e sensibilizzare tutta la popolazione a ridurre l’uso della plastica, in particolare degli articoli monouso non necessari. Fare correttamente la raccolta differenziata, evitare di disperdere plastica nell’ambiente, prediligere l’uso di fibre naturali in luogo di quelle sintetiche.

Chi è Giuseppe Spaziano:
è Laureato in Biotecnologie Farmaceutiche, ha conseguito  il Dottorato di Ricerca PhD in Scienze Farmacologiche e Medicina Clinica e Sperimentale presso l’Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. La sua attività di ricerca, in qualità di Farmacologo, è volta allo studio, mediante approccio farmacologico e multidisciplinare, delle patologie dell’apparato respiratorio, della fisiopatologia respiratoria e dei meccanismi di regolazione del tono broncomotore e dell’infiammazione delle vie aeree. Il suo studio volge particolare attenzione all’individuazione di nuovi pathway coinvolti nel controllo del tono bronchiale e della flogosi delle vie aeree. In particolare, grazie a sistemi di drug-delivery ha depositato un Brevetto Nazionale. La sua attività di ricerca si è concentrata su alcuni progetti  relativi alla farmacologia clinica di patologie respiratorie , come il cancro polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e  malattie ostruttive di più ampia rilevanza socio-sanitaria come la BPCO. Nell’ultimo periodo  si è focalizzato sullo studio del ruolo di inquinanti ambientali, quali microplastiche e nanoplastiche, sia sulla placca carotidea aterosclerotica che su altri tessuti umani. I risultati di tali ricerche sono stati presentati in diversi congressi nazionali e internazionali e sono stati oggetto di oltre 45 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali con peer review. Svolge attività didattica  in diversi corsi di studio quali Farmacia, Biologia, Biotecnologie per la Salute e Scienze dell’Alimentazione e della Nutrizione Umana presso l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”.

Guarda anche

FRANCOLISE – TRUFFA SUI MIGRANTI, ARRESTATO IMPRENDITORE AGRICOLO. E’ FRATELLO EX VICE SINDACO

FRANCOLISE – Dallo scorso 10 luglio 2024 il noto imprenditore agricolo di Francolise –  Marco …