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CASERTA – Veleni sepolti, saranno rese pubbliche le confessioni del pentito Schiavone

CASERTA – “Accogliamo con soddisfazione la decisione della Presidente della Camera Laura Boldrini di incaricare la vicepresidente Marina Sereni di istruire il procedimento per rendere pubbliche le audizioni del 1997 del pentito Carmine Schiavone in Commissione Bicamerale sul Ciclo dei Rifiuti, come richiesto da me e dal presidente della Commissione Ambiente Ermete Realacci”.  A dichiararlo è il deputato del Pd Massimiliano Manfredi, membro della Commissione Ambiente. “Dopo l’interrogazione della scorsa settimana al ministro dell’ambiente – continua – in cui abbiamo chiesto che si verifichi l’attendibilità delle recenti dichiarazioni di Schiavone in merito allo sversamento di rifiuti tossici in alcune località del Mezzogiorno, per voce del presidente Realacci abbiamo scritto alla presidente Boldrini per invitarla a sbloccare l’accesso agli atti del ’97. all’epoca segretati per motivi investigativi ma oggi più che mai importanti per fare ulteriore luce sul traffico di scorie che negli ultimi decenni ha attentato alla salute dei cittadini della Campania e del Sud. Ringraziamo la Presidente per il tempestivo avvio del procedimento, con l’auspicio di arrivare in tempi brevi ad una completa mappatura dei siti che negli anni hanno dovuto fungere vergognosamente da sversatoi abusivi”. L’ex cassiere dei casalesi accusa direttamente lo Stato per i mancati interventi sui siti inquinati dall’immondizia di Gomorra: “Quando indicai i luoghi esatti, mi risposero che non c’erano soldi per la messa in sicurezza”. Le denunce del collaboratore di giustizia furono raccolte nel 1997 anche dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti. Secondo il suo racconto, Schiavone consegnò appunti e documenti con le società coinvolte, le targhe dei mezzi usati e i luoghi degli smaltimenti. La sua deposizione è ancora oggi coperta da segreto. Vent’anni dopo, è giunto il momento di aprire quegli archivi.  “Otto giorni è il tempo del dolore e della meraviglia. Per questo facevamo passare una settimana fra un omicidio e l’altro”. Così Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi e collaboratore di giustizia dal 1993. Ma se lo scalpore per certe notizie ha vita breve, al contrario i danni ambientali dello sversamento di rifiuti tossici nelle cave della Campania hanno una durata lunghissima. Fino a quando non vengono rimossi. E qui casca l’asino. “Io certe cose, come i luoghi esatti dove è interrata l’immondizia più pericolosa, le ho dette nel 1997 durante le audizioni in commissione Ecomafie – racconta Schiavone – Sapete cosa mi dissero? Che era impossibile bonificare perché servivano troppi soldi”. A distanza di quasi vent’anni, quelle parole oggi sono ancora coperte dal segreto, mentre milioni di persone rischiano di ammalarsi gravemente. Secondo l’ex capoclan, nelle terre dell’agro di Caserta sarebbero finite anche “cassette di piombo con materiale nucleare”, arrivate dal nord Europa. “Andammo a fare un sopralluogo a Casale – ricorda – Siamo dovuti scappare via per il livello di radioattività.

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