Baia e Latina – Durante un controllo – attuato in maniera congiunta dai tecnici dell’Enel e dai carabinieri della stazione di Pietramelara, competente per territorio – fu scoperto un magnete collocato sopra il contatore dell’energia elettrica che serviva l’azienda agricola. Un sistema che impedisce all’apparecchiatura elettronica installata dalla società elettrica di misurare correttamente l’energia consumata. I tecnici dell’Enel quantificarono la riduzione della misurazione in circa il 70% calcolando un danno di circa 15mila euro. Scattò così la denuncia che è sfociata in un processo presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a carico dell’imprenditore agricolo di Baia e Latina, la cui difesa è stata affidata all’avvocato Michele Mozzi. Proprio il legale è riuscito a dimostrare che i tecnici dell’Enel non erano stati in grado di quantificare in maniera precisa la quantità – e quindi il valore – dell’energia rubata. Il giudice ha accolto la tesi difensiva assolvendo l’imputato per non aver commesso il fatto.
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