Piedimonte Matese – Il protagonista è uno sfortunato 30enne di Piedimonte Matese, condotto circa 10 giorni presso il pronto soccorso di Sessa Aurunca. L’uomo colpito da una forte agitazione psicomotoria doveva essere ricoverato nel reparto psichiatrico; gli stessi psichiatri della struttura sanitaria del San Rocco, però, non avrebbero ritenuto di loro competenza il caso rifiutando, quindi, il ricovero. Così lo sfortunato paziente, un uomo di circa 30 anni, è stato “abbandonato” in pronto soccorso per circa dieci giorni. L’uomo, come è facile immaginare, irritato dalla situazione ha incominciato ad urlare e minacciare gli operatori sanitari. Insulti e minacce andate avanti per giorni e giorni. Intanto per il 30enne non si riesce a trovare una collocazione adatta ed è costretto a restare nel pronto soccorso del San Rocco creando pesanti difficoltà ai pazienti che arrivano e agli operatori che devono prestare soccorso. Un caso emblematico della grave emergenza che colpisce la sanità nazionale ed in particolar modo quella casertana. Le conseguenze non sono solo per il malato ma anche per gli operatori sanitari che spesso diventano oggetto di offese, di insulti e minacce.
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