Piedimonte Matese / Alife – Decine di famiglie, residenti nel capoluogo Matesino, sono state vittime di una truffa ben architettata. E sono due volte vittime perché oltre ad aver subito la truffa, ora dovranno anche restituire, allo Stato, i soldi che non hanno mai incassato. E il Fisco è più veloce della giustizia. Infatti numerose delle persone coinvolte hanno già ricevuto l’intimazione da parte dell’Agenzia delle Entrate a restituire i fondi indebitamente incassati. Nulla sembra muoversi, invece, dal punto di vista penale, le indagini nate dalle denunce delle vittime, sono ancora in corsa. La speranza è che presto si possa arrivare ad una svolta nella complicata vicenda.
I legali delle vittime hanno presentato, circa due anni fa, le querele contro una coppia ritenuta artefice di una truffa a carico di famiglie bisognose. Sostituzione, truffa e appropriazione indebita sarebbero alcune delle accuse mosse contro la coppia. Sarebbero circa 500 le famiglie truffate da una diabolica coppia.
Avrebbero promesso fondi europei a sostegno delle famiglie bisognose; avrebbero chiesto ed ottenuto documenti fiscali e documenti di riconoscimento con i quali avrebbero attivato conto correnti e richieste di sussidio. Le persone bisognose non hanno visto un centesimo, hanno ricevuto solo promesse.
Poi l’Ufficio delle Entrate e gli istituti di credito hanno iniziato a chiedere conto. Così le persone coinvolte hanno scoperto di essere state truffate. Sono scattate le denunce con la speranza che la magistratura faccia chiarezza sulla vicenda e inchiodare i due truffatori alle proprie responsabilità, soprattutto possa l’indagine ridare serenità a tutte le famiglie coinvolte.
Tagsalife caserta piedimonte matese
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