CELLOLE – E’ talmente pesante il silenzio delle istituzioni (leggi amministrazione comunale) e della chiesa sugli ultimi fatti di sangue avvenuti in paese che diversi cittadini hanno pubblicamente sollecitato interventi, prese di posizione, iniziative per condannare la violenza e per sensibilizzare la comunità. Sulle diverse pagine social si leggono diversi commenti in tale direzione: “Una cosa che mi ha colpito molto, è stata l’equidistanza che in occasione di una di queste tragedie, molte persone riuscivano a tenere sul social rispetto ai due protagonisti: il presunto assassino e la vittima. Non entro nel merito delle responsabilità e dell’eventuale condanna, valuteranno i giudici, ma vista la disparità tra la morte dell’uno e le responsabilità dell’altro, mi sarei aspettato un atteggiamento diverso, più rispettoso della fine di una vita, più dalla parte della tutela della vita. Inoltre, il paese deve reagire a questi atti violenti. Le istituzioni devono (!) pubblicamente condannare gli episodi di violenza, i cittadini dovrebbero scendere in piazza e pacificamente sfilare contro questa violenza, in modo fermo e deciso. Il paese, volente o nolente, deve fare i conti con l’atmosfera sinistra che questi episodi hanno gettato sulla comunità. Sinceramente, pur comprendendo le responsabilità dei singoli, non riesco a non provare un certo disagio nel passare nei posti teatro di queste tragedie”. Così scrive Mimmo durante una discussione sviluppata dalla tragica morte di Roberto Fusciello, ucciso domenica 14 gennaio 2023 nel corso Freda.
“Vorrei tanto che il sacerdote organizzasse una fiaccolata in memoria di Roberto, vittima di violenza, delle preghiere affinché il Signore lo tenga tra le sue braccia, ragazzo fragile, con i suoi limiti umani ma tanto amore da donare, dimostrato anche alla fine del suo percorso donando vita ad altre persone. Vorrei tanto che il mio sindaco dedicasse anche una piccola targa in memoria del primo donatore di organi di Cellole e forse anche dei dintorni. Non capita tutti i giorni avere angeli che volano via lasciando che il loro amore continui a vivere in altre persone. Vorrei che queste violenze finissero insieme all’omertà di quanti hanno veduto e non hanno fatto nulla…. istituzioni Cellolesi svegliatevi e siate meno ipocriti!”. Questo il pensiero di Maria Teresa.