LO SHAMPOO: Buco in municipio e le solite “eresie” dell’ex sindaco Raccio (che si crede genio). Si rischia di sprecarci anche il sapone

GIOIA SANNITICA – A tentare di spiegare cose ovvie ad alcune persone si rischia, come recita un vecchio adagio popolare, di sprecare acqua ed anche il sapone. Ma uno “shampoo” l’ex sindaco Michelangelo Raccio lo merita. E’ necessario.
Volevamo evitare ogni tipo di precisazione alle sue solite “eretiche” convinzioni. Ma siamo costretti a tutelare la nostra professionalità e quindi dobbiamo replicare a muso duro.
Abbiamo pubblicato un articolo relativo alla polemica nata da un post della maggioranza sull’enorme buco nel bilancio comunale; buco generato, secondo la maggioranza, dalla passata gestione, quella guidata dall’ex sindaco Michelangelo Raccio. Un parroco ha “rimproverato” l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Gaetano perché non ha mai informato adeguatamente la popolazione. Noi, come giornale, ci siamo limitati a riportare, semplicemente, la polemica. Non abbiamo aggiunto altro.
Una cosa ovvia, semplice, che Raccio, purtroppo per lui, non è riuscito a comprendere. E noi rinunciamo a spiegarglielo perché non vogliamo sprecare né acqua né sapone.
Raccio ha pubblicato un lungo post nel quale non ha risparmiato a noi le solite accuse (chiaramente infondate), non capendo che quanto da lui scritto  è la migliore smentita alle sue stesse accuse. Infatti il professore illustrissimo Raccio scrive: “in risposta all’articolo di Paese News, testata più volte denunciata da me per aver scritto cose false sul mio conto e per questo motivo ne comprendo l’acrimonia e la mancanza di lucidità quando si parla di me, ma non la giustifico”.
Allora, ex sindaco Raccio, le spieghiamo (solo una volta perché non vogliamo rimetterci troppa acqua e troppo sapone) che se lei ha fatto denunce contro gli articoli di paesenews perché riteneva che essi contenessero falsità (come da lei scritto) e i magistrati hanno archiviato senza nemmeno arrivare a processo, allora vuol dire che avevamo scritto il vero e che le uniche falsità sono rappresentate dalle sue affermazioni.
Quindi non ci può essere alcuna “acrimonia” (come scrive Raccio) ma semplice non curanza (sempre per la questione dell’acqua e del sapone) verso un personaggio politico locale che dopo aver guidato il paese per 5 anni non è stato capace nemmeno di formare una lista espressione di quella maggioranza.