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SESSA AURUNCA – Teatro romano, la minoranza: gestione diretta

SESSA AURUNCA – I Consiglieri Comunali di minoranza del Comune di Sessa Aurunca, Carmela Messa, Basilio Vernile, Tommaso Lefano, Giuseppe Aniello, Pasquale Rocco, Crispino Marino, Ciro Marcigliano e Vincenzo Codella, hanno presentato una Mozione affinché l’intero Consiglio Comunale approvi un atto di indirizzo impegnando l’attuale Amministrazione ad attivarsi, celermente e con decisione, presso gli Enti preposti, per la gestione diretta del Teatro Romano.Un iter che se giungerà a conclusione vedrà l’Amministrazione Comunale essere direttamente responsabile sia della pulizia del sito che l’organizzazione di eventi e visite guidate.

« Gestione diretta del Teatro Romano, una nuova via per i nostri Beni Culturali » “Una mozione per continuare a portare avanti una concreta politica di tutela e valorizzazione del nostro pregevole patrimonio archeologico, artistico e culturale il quale non va assolutamente abbandonato – affermano in una nota congiunta gli otto Consiglieri di minoranza del Comune di Sessa Aurunca, Carmela Messa, Basilio Vernile, Tommaso Lefano, Giuseppe Aniello, Pasquale Rocco, Crispino Marino, Ciro Marcigliano e Vincenzo Codella.

Con tale provvedimento ci prefiggiamo l’obiettivo di rendere fruibile il Teatro Romano e aprirlo alla Città, considerato che attualmente, purtroppo, è invaso da erbacce e che, dunque, si presenta ai turisti ed ai cittadini in una veste non consona ad un sito archeologico di tale rilevanza storico-artistico-culturale inoltre, che per tenere una piéce teatrale, un concerto o la presentazione di un libro nella cornice del Teatro Romano (realizzato da Matidia minore, la cognata dell’imperatore Adriano), costa diverse centinaia di euro all’Amministrazione comunale di Sessa Aurunca.

La somma, come si evince dalle convenzioni sottoscritte negli anni passati dai Sindaci e dal Soprintendente ai Beni archeologici delle province di Caserta e Benevento, non finisce nelle casse della stessa Soprintendenza come canone per l’utilizzo del sito, ma rappresenta il trattamento economico da riconoscere al personale dell’Ufficio per i Beni archeologici di Mondragone, distaccato nella sede di Sessa Aurunca. Senza nessuna retorica o alimentare alcun spirito polemico, nel passato il Teatro Romano ha conosciuto momenti importanti di attività culturale tra cui anche le manifestazioni di una certa rilevanza turistica nazionale come “Luglio musicale” e “Teatri di Pietra”, queste rese possibili grazie ai contributi straordinari ottenuti dalla Regione Campania ma tuttavia l’Amministrazione Comunale ha dovuto comunque versare alla Soprintendenza circa 20 mila euro per le rassegne le quali potevano essere reimpiegate o utilizzate alla meglio per arricchire qualitativamente il cartellone degli eventi turistico-culturali.  Oltremodo, esiste una forte domanda di fruizione del Teatro Romano da parte delle scuole, ma anche da parte dei cittadini e dei turisti che, in passato, hanno sempre risposto in massa ai suggestivi spettacoli in notturna.  Ci auguriamo – concludono i Consiglieri di minoranza – di una possibile e rapida approvazione dell’atto presentato, in modo da poter innescare un significativo processo di responsabilità e di promozione diretta del nostro patrimonio culturale presente.

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