CELLOLE – I risultati delle analisi eseguite dai carabinieri del RIS stringono il cerchio intorno all’uomo accusato di aver ucciso e bruciato Pietro Caprio. Sul cappello di Angelo Gentile – cappello che indossava il giorno del delitto – sono state trovate abbondanti tracce di polvere da sparo. Le analisi, quindi, sono una conferma importante alle ipotesi accusatorie mosse dai carabinieri del nucleo operativo, guidati dal capitano Russo, a carico dell’82enne agricoltore di Cellole. Le indagini, coordinate dai Procuratori Fiore ed Esposito, hanno sempre puntato l’indice contro Angelo Gentile, ritenendolo unico responsabile dell’atroce delitto consumato lo scorso 4 novembre 2023 in una zona periferica della rinomata località turistica Baia Domizia. Chiaramente le indagini continuano per capire ulteriori dettagli e circostanze dell’atroce delitto. Serviranno, soprattutto, a capire le autentiche ragioni alla base dell’omicidio. La speranza è che Gentile, difeso dall’avvocato Gabriele Gallo, anche alla luce di questa prova pesantissima a suo carico, possa decidere di collaborare per spiegare ogni aspetto della vicenda.
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