CELLOLE – Le indagini sull’assassino di Pietro Caprio, 58enne di Cellole, vanno avanti e gli investigatori avrebbero scoperto novità importanti. Al momento vige il massimo riserbo sui risultati raggiunti dall’inchiesta condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile, guidati dal capitano Russo, della Compagnia di Sessa Aurunca. Qualcosa di importate, però, è senz’altro successo tanto che il presunto assassino, Angelo Gentile, 82enne di Cellole, è stato convocato in Procura – assistito dal suo avvocato Gabriele Gallo – per essere sentito dai Magistrati che coordinano l’indagine.
I due, la vittima e il presunto assassino, si frequentavano e si sentivano spesso. Era un rapporto “strano” considerata la differenza di età e soprattutto i differenti stili di vita. L’ultima telefonata fra i due è avvenuta poco dopo le ore 12 del giorno 4 novembre 2023. Pietro prende in mano il suo cellulare e compone il numero del telefono di Angelo. Il telefono squilla, diverse volte, ma non ci sarà alcuna riposta. Poi, alle 14e21 dello stesso giorno i due passano a bordo delle rispettive vetture sotto una videocamera di sorveglianza ed entrano in una stradina di campagna. Pochi minuti dopo, alle 14e37 l’anziano torna a casa, Pietro Caprio sarà trovato ucciso e bruciato nella sua auto, in un campo non lontano dall’abitazione di Angelo Gentile.
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