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Pastorano – Uccide il suo amico la notte di Pasqua, poi telefona la compagna: “Pavlo non c’è più”. Ecco le dichiarazioni della donna

Pastorano – Si è tenuta l’udienza, celebrata in Corte d’Assise, per il processo a carico di Ihor Varvachyn, 49enne ucraino, accusato dell’efferato omicidio dell’amico e connazionale Pavlo Zapprozhets, 47enne, ucciso con 30 coltellate la sera di Pasqua (17 aprile 2022) all’interno di un container in un fondo presso il New Village Dog in località Canale a Pastorano. La compagna dell’imputato, che è stata l’ultima persona che ha visto Ihor e Pavlo insieme quel tragico 17 aprile 2022, ha rilasciato le sue dichiarazioni riguardo le ultime ore trascorse assieme ai due imputati e delle telefonate ricevute dagli stessi e dal cognato tra il giorno della tragedia (sia prima sia dopo che l’omicidio) e il mattino dopo. Nel corso dell’esame della convivente dell’imputato è emerso che Ihor e Pavlo quella domenica a pranzo avevano alzato un po’ il gomito ma che il clima della giornata era tranquillo e non c’erano particolari tensioni tra i due amici. Si torna in aula nel mese di gennaio per l’escussione dei periti tecnici del Racis dei Carabinieri di Roma.

LE DICHIARAZIONI RESE DALLA DONNA:

Era una domenica come tante, feci le stesse cose di sempre. Arrivai da Ihor in mattinata e poi passò a farci visita Pavlo. Si fermò a pranzo con noi. Si mangiava, beveva, parlavamo della guerra e della preoccupazione per i nostri connazionali in Ucraina. Io poi andai via alle 18:00 perché dovevo andare a lavoro. Chiamai Ihor per un saluto alle 20:00 e lui mi disse che era ancora in compagnia di Pavlo. Ricevetti poi verso le 22:00 la chiamata di Ihor. Era confuso e mi disse in modo sconclusionato: “Macchina” c’è, Pavlo non c’è più, tre persone sono venute a rubare, io l’ho accoltellato, le tue polpette sono nel sangue.”, mi disse queste cose e riagganciò il telefono. Solo l’indomani seppi che era successo dai carabinieri e non ho mai creduto che Ihor avesse fatto quello che disse al telefono”.

“Anche il fratello di Pavlo mi chiamò alle 07:00 del mattino del 18 aprile (2022,) voleva sapere cosa fosse successo ed io non sapevo nulla. Quando i carabinieri mi dissero che Pavlo era stato ucciso ed il responsabile era Ihor, io non ci potevo credere. Loro erano amici, molto. Ihor non avrebbe mai fatto del male a Pavlo”.

LA VICENDA:

Il delitto avvenne la sera di Pasqua (17 aprile 2022) all’interno di un container fermo in località Canale a Pastorano, nel cuore dell’Agro Caleno. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Capua, i due connazionali avevano deciso di festeggiare insieme Pasqua nel container sito all’interno del Nuovo Village Dog di Pastorano dove Ihor Varvarchyn lavorava. Pavlo Zaporozhets venne prima tramortito con una padellata alla testa da Ihor, cadde a terra e mentre era in posizione prona venne colpito da 30 coltellate. Ihor, ancora insanguinato sarebbe uscito in strada mentre cercava di allontanarsi dal luogo del delitto poi si sarebbe fermato, confuso e sotto choc. Secondo alcuni testimoni in preda ad una forte alterazione alcolica.  Alcuni passanti lo avrebbero visto ed avrebbero chiamato i Carabinieri. Sul posto è poi una pattuglia dei militari dell’arma del nucleo radiomobile che bloccarono l’uomo “sistemandolo” in una cella di sicurezza e poi fu tratto in arresto per omicidio volontario aggravato.

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