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Caiazzo – Contrasti fra genitori e figli negati: il pensiero di Massimo alla figlia “vietata”

Caiazzo – “Tutti i figli hanno bisogno dell’abbraccio di un genitore, come tutti i Padri che lottano per loro. Cara figlia mia ti lascio un pensiero per questo mese di Dicembre, un mese particolare dell’anno che celebra l’essenza della famiglia, anche se dovrebbe esserlo tutto l’anno, questo mese, marchia di più la nostra anima i nostri ricordi le nostre malinconie. Posso dirti con esattezza la mia anima è stata marchiata dal 12 luglio 2010. Sì, quel bellissimo giorno della tua nascita, quando mi venne fatto quel brutto scherzo e non mi fu data la possibilità di sapere e quindi non mi fu dato il tempo di correre da te in ospedale e attuare tutte le pratiche necessarie per il riconoscimento di quella bellissima orsetta che era ed è mia figlia. Da allora ogni tentativo mio di rapportarmi a te fu vano, impossibile. Sempre per proteggerti ho cercato dietro le quinte di visionare la tua vita, sempre con tanto dolore nel mio cuore per il modo, ma sapevo che se avessi forzato la mano ti avrei danneggiata. E io questo non l’ho mai voluto e mai vorrei toglierti nulla nella vita, anzi se posso vorrei solo aggiungere. Sogno ogni giorno un riavvicinamento, spero si possa recuperare tutto il tempo che ci hanno tolto. Ora sono 3 anni da l’ultima volta che ci siamo visti di persona, ma fidati papà e ovunque anche se non te ne accorgi. L’ho fatto per 13 anni e non mi spaventa farlo per sempre perché voglio, che tu sappia che io non mi fermerò davanti a niente e nessuno butterò giù le montagne camminerò scalzo, pur di continuare a cercarti. Tu sei il mio sangue il mio richiamo, la mia speranza, il mio ossigeno, ti voglio un bene immenso. Sono tante le cose che vorrei dirti. L’unica cosa che mi riesce adesso fra le emozioni che mi vengono nello scrivere, cerca di essere una persona libera, non farti incatenare mai nella vita. Sii forte, mi manchi ogni giorno. Buon mese di dicembre mia piccola e fai buon Natale, cuore mio”.
E’ questo il messaggio di Massimo Mirto Massimo, cittadino di Caiazzo padre da tredici anni  di una figlia che, a causa di continui contrasti con la madre, non riesce più a vedere. Una vicenda finita anche in Tribunale e che proprio in questi giorni potrebbe avere la prima sentenza.

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